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Mondialismo

Mondialismo è un’espressione che fa parte della cultura politica del radicalismo di destra, e viene denunciato come una “strategia mondiale di dominio planetario su uomini e beni, tendente ad imporre un totalitarismo omologante, definitivo, su continenti, popoli, nazioni e singoli uomini”, in altri termini, per la destra radicale il mondialismo è la forma politico-economico-culturale che l’ebraismo/sionismo, soprattutto attraverso l’azione di circoli ed istituzioni occulte o semi-pubbliche, ha elaborato per procedere ai piani di conquista dei popoli e delle nazioni.

Mortara, caso

Dal nome di Edgardo Mortara, un bambino ebreo di sei anni che nel 1858 a Bologna fu sottratto con la forza alla famiglia dalla gendarmeria pontificia, con il pretesto che era stato segretamente battezzato da una domestica, e condotto nella Casa dei catecumeni a Roma, per ricevere un’educazione cattolica. Vane furono le proteste di Napoleone III contro tale sopruso e vano fu il tentativo di Moses Montefiore che nel 1859 andò a Roma per ottenere il rilascio del bambino. Edgardo Mortara fu cresciuto in seminario, fu ordinato sacerdote ed esercitò attività di missionario agostiniano fino alla morte (1940).

N

Nazi-Rock

La musica identitaria, meglio conosciuta come Nazi-Rock, è un genere musicale che si rifà alle sonorità metal e punk , si connota per testi razzisti ed antisemiti, ed un’iconografia che si richiama al nazionalsocialismo ed ai miti nordici.

Naziskin

È un termine coniato dai media per indicare gli appartenenti al movimento skinhead nato in Inghilterra verso la fine degli anni ’70. Nel movimento confluiscono quei gruppi politici giovanili europei e americani che si rifanno all’ideologia nazista e fascista. I diversi gruppi naziskin si caratterizzano per l’acceso razzismo contro gli stranieri africani e asiatici, la fede nel primato razziale dei bianchi e nell’ antisemitismo.

Nazismo esoterico

Il nazismo esoterico è una linea di neonazismo che promuove un sistema di credenze radicato nella mitologia e in cui i seguaci credono che i bianchi un tempo abitassero un’antica civiltà ariana in un luogo noto come Hyperborea o Thule. Questa visione incorpora interpretazioni mistiche e segrete dell’ideologia nazista, deificando Hitler e usando simboli che apparvero per la prima volta secoli fa ma che furono successivamente resi popolari nell’era nazista. Questi includono la famosa svastica ma anche il Sonnenrad (sole nero), un simbolo meno noto che è ‘funzionalmente equivalente’ al famigerato simbolo nazista e molto difuso tra suprematisti bianchi odierni, incluso il terrorista di Christchurch” (O’Connor, 2021).

Negazionismo

Il termine negazionismo indica il tentativo condotto da pseudo-storici e divulgatori di vario genere – che si autodefiniscono revisionisti – di negare che la Shoah abbia mai avuto luogo, ovvero di dimostrare che, anche se degli ebrei sono morti nel corso del secondo conflitto mondiale, il loro numero sarebbe stato assolutamente inferiore a quello accertato dalla storiografia ufficiale. Quest’ultima, viene definita dai negazionisti olocaustica o sterminazionista. L’ideologia negazionista si compone di quattro elementi:
1) nega che il regime hitleriano abbia pianificato lo sterminio degli ebrei.
2) nega l’utilizzo omicida delle camere a gas.
3) riduce il numero degli ebrei uccisi nei lager a basse proporzioni, spesso attribuendone la morte a malattie contratte nei campi o ad eventi correlati alla guerra.
4) la Shoah viene fatta entrare nel paradigma cospirativista configurandosi come una gigantesca truffa ordita dagli ebrei e/o sionisti per estorcere denaro colpevolizzando le nazioni occidentali, Germania in primis, e soprattutto per legittimare l’esistenza e le politiche dello Stato di Israele.
Gli studiosi hanno iniziato a privilegiare l’impiego del termine negazionismo al posto di revisionismo a partire dal 1987 su ispirazione dello storico francese Henry Rousso, questo perché negazionismo rispetto a revisionismo sino a quel tempo abitualmente usato, spiega più compiutamente il fatto che questo sistema di pensiero rientra in una dimensione ideologica e non è un procedimento scientifico.
Il negazionismo si colloca all’interno di una costellazione ideologica “giudeocentrica”, cioè una lettura dei fatti storici che vede sempre gli ebrei come motore degli avvenimenti.
La storiografia non ha mai riconosciuto nel negazionismo un interlocutore credibile, ed anzi lo vede come un discorso antisemitico che recupera e rielabora alcuni paradigmi antisemiti del XIX secolo.

O

Olocausto

Nel significato originario designava un’offerta sacrificale a Dio che fosse completamente consumata dal fuoco (dal greco “hólos” = tutto e “kaustós” = bruciato), ma il termine è usato anche per indicare lo sterminio sistematico degli ebrei e degli zingari nell’Europa sotto il dominio nazista negli anni 1941-1945. A causa del significato teologico gli ebrei preferiscono però usare il termine ebraico Shoah. L’uccisione in massa degli ebrei (circa sei milioni) rappresentò l’apice dello sviluppo dell’antisemitismo nazista.

Omofobia

L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio. L’Unione europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo. Con il termine ‘omofobia’ quindi si indica genericamente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali.

Ostia (Profanazione della)

L’accusa frequentemente mossa agli ebrei, a partire dall’Alto Medioevo, di profanare l’ostia consacrata. L’accusa sorse dopo che il quarto concilio lateranense (1215) ebbe accolto la dottrina della transustanziazione, ossia della trasformazione durante la Messa della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Cristo. L’accusa, che nel corso dei secoli portò alla morte migliaia di ebrei, era quella di essersi impossessati, attraverso l’acquisto o la truffa, di ostie consacrate allo scopo di rinnovare su di esse le sofferenze della Passione di Cristo. Si riteneva che gli ebrei, credendo paradossalmente alla transustanziazione e quindi alla presenza reale di Cristo nell’ostia consacrata, desiderassero rinnovare le sofferenze della Passione tormentando, pungendo o bruciando l’ostia. L’odio verso Cristo degli ebrei profanatori sarebbe stato tale che essi non si sarebbero arrestati neppure di fronte alla miracolosa emissione di sangue da parte dell’ostia stessa. La prima accusa di profanazione avvenne a Belitz, in Germania, nel 1243 e si concluse con la morte sul rogo dell’intera comunità ebraica. Accuse simili, seguite da roghi e massacri, si verificarono in tutta Europa fino al XVI secolo.
La più famosa rappresentazione artistica della profanazione dell’ostia è la predella di Paolo Uccello, nel palazzo ducale di Urbino, composta da un ciclo di sei episodi. Nel primo episodio una donna cerca di vendere l’ostia consacrata a un mercante ebreo per riscattare un mantello, nel secondo l’ostia viene data alle fiamme ma inizia a versare sangue davanti agli ebrei sacrileghi, nel terzo una processione raggiunge la chiesa per la riconsacrazione della particola, nel quarto la donna sacrilega viene portata al supplizio mentre appare un angelo dal cielo, nel quinto il mercante ebreo viene arso vivo insieme alla sua famiglia, nel sesto due diavoli e due angeli, davanti ad un altare, si contendono il corpo della donna.

Ottantotto - 88

L’ottava lettera dell’alfabeto è H, due volte otto significa HH, abbreviazione per il saluto nazista “Heil Hitler“. 88 si trova spesso sui volantini dei gruppi d’ odio, sia nei saluti che nei commenti finali di lettere scritte dai neo-nazisti e negli indirizzi e-mail.