11 Dicembre 2018

Minacce via Facebook alla Comunità Ebraica di Firenze

Luogo:

Firenze

Fonte:

Corriere Fiorentino

Autore:

Simone Innocenti

«Distruggere la sinagoga di Firenze»

Segnalato alla Digos e perquisito

Arezzo, l’allarme della comunità ebraica per la frase su Facebook

AREZZO Alcune settimane fa aveva scritto un commento su una pagina Facebook per dire che la Sinagoga di Firenze doveva essere rasa al suolo e nei giorni scorsi è stato perquisito dalla Digos di Firenze. Si tratta di un uomo che vive nell’Aretino: la Procura di Firenze lo accusa di istigazione all’odio razziale. La legge Mancino prevede la reclusione fino a un anno e sei mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi propaganda «idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiose». L’indagine era nata dopo che la stessa comunità ebraica fiorentina aveva fatto una denuncia in Questura dopo la comparsa di quella frase così odiosa sul social network. All’uomo gli investigatori sono arrivati anche grazie agli accertamenti fatti dalla polizia postale che è riuscita a risalire al domicilio dell’autore del post, che è stato quindi perquisito nei giorni scorsi nella sua casa nell’Aretino. Gli investigatori hanno sequestrato tutti i suoi strumenti elettronici, compreso il cellulare. Si sta cercando di capire se l’indagato — finora sconosciuto alle forze dell’ordine — sia legato a movimenti di estrema destra: al momento, però, nulla sembra portare verso questa ipotesi. Ma nelle prossime settimane gli investigatori dovrebbero avere il quadro più chiaro. La «fasciosfera» — ovvero la presenza dell’estrema destra su Internet — è uno dei campi tematici tra i più monitorati dalle forze dell’ordine: post, fotomontaggi, pagine e altro materiale propagandistico vengono attentamente seguiti dagli investigatori. Resta tuttavia da capire se quella frase sia in qualche modo legata a un soggetto che frequenta gli ambienti estremisti oppure se si tratti di un soggetto che non pesa le parole usate sulla Rete. In ogni caso aspetti che la Digos approfondirà.

Photo Credits: Corriere Fiorentino