11 Maggio 2022

15 giugno: apertura al pubblico della nuova sede del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC

Memoriale della Shoah e Cdec, un nuovo inizio insieme

Nel cuore di Milano, un luogo dove fare Memoria, ricerca storica, didattica, dove aprire dibattiti e riflessioni sulla nostra società. Lo sarà, ancor più di oggi, il Memoriale della Shoah con l’inaugurazione il prossimo 15 giugno di nuovi spazi e in particolare con l’apertura al pubblico della nuova sede del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Cdec). “La sinergia tra i due enti ha l’obiettivo di restituire a Milano un luogo rinnovato in termini di intenti e prospettive, dove poter sperimentare e offrire contenuti trasversali, che partono dalla ricerca storica per approdare ad un dibattito sulla contemporaneità”, spiegano Memoriale e Cdec. A riassumere il significato di questa novità, le parole della senatrice a vita Liliana Segre. “Il Memoriale della Shoah, istituito per il ricordo dell’indifferenza, oggi prende un’altra forma e si evolve, non solo per merito di chi ha creato questo luogo da un punto di vista architettonico e storico, ma grazie a tutti i ragazzi e le persone che, avendolo visitato, hanno cominciato ricordare. Ora – le parole di Segre – non è solo luogo di storia e memoria, ma anche di studio e riflessione: un luogo che dà la possibilità di ritrovare sia il passato che il futuro, ricco di conoscenza, sapere, curiosità e risposte. Questa è la speranza di noi pochi rimasti che quel luogo l’abbiamo vissuto e intensamente voluto: una speranza che oggi vediamo compiersi nella candela della Memoria e in quel raggio di vita futura che abbiamo sempre desiderato”. Si tratta dunque di un nuovo capitolo per il Memoriale, per il Cdec così come per l’intera città di Milano, raccontato in un recente Dossier di Pagine Ebraiche intitolato “Documentare la Memoria“.

Il grande pubblico potrà, a partire da metà giugno, accedere ai nuovi spazi progettati dallo studio Morpurgo de Curtis Architetti Associati: oltre 750 metri quadrati che includono la biblioteca, l’aula didattica e l’Agorà, luogo di incontro e dialogo. I visitatori potranno accedere al patrimonio della biblioteca della Fondazione Cdec, che conta 31.000 monografie in varie lingue, 700 tesi di laurea e 2000 testate di periodici. Al fianco di questo materiale, la possibilità di consultare l’archivio che raccoglie invece la maggior parte delle testimonianze esistenti sulla storia degli ebrei in Italia, dall’età dell’Emancipazione fino ai giorni nostri.

Per il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah Roberto Jarach con questa ultima e fondamentale tappa l’intero progetto “assume una spinta nuova e acquisisce maggiore intensità. Gli spazi del Memoriale diventano un palco per chiunque voglia aprirsi al dialogo e all’ascolto, per chiunque sia disposto a farsi coinvolgere per contribuire alla creazione di una comunità più inclusiva”. Per Giorgio Sacerdoti, presidente della Fondazione Cdec, il trasferimento “non è un semplice trasloco, ma rappresenta un salto di qualità della ricerca storica, dell’accesso alle attività culturali, del dialogo con il pubblico per il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea”. E l’occasione per sottolinearlo è stata la presentazione della ricerca dedicata ai resistenti ebrei d’Italia a cura della storica Liliana Picciotto. Dialogando con Mirco Carrattieri, storico della Resistenza, Picciotto ha presentato la prima tappa del lavoro portato avanti per raccontare le storie degli uomini e delle donne ebrei che lottarono contro il nazifascismo in Italia. Le aree prese in considerazione in questo primo step sono la Campania, il Lazio e la Toscana con la creazione di un database di 236 nomi, da consultare e conoscere sul sito resistentiebrei.cdec.it. “È un progetto utile e necessario per ricostruire le vicende di coloro che sono riusciti a ribellarsi contro il fascismo e contro gli occupanti nazisti. – ha evidenziato Picciotto – Ricordiamolo, non era facile farlo, ci si metteva in un pericolo terribile”.

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A presentare nello specifico le diverse sezioni del sito, la responsabile dell’Archivio e della digital Library Laura Brazzo. Un lavoro, che ha ricordato in apertura la presidente UCEI Noemi Di Segni, rappresenta un passaggio importante anche a livello internazionale. “La storia del ruolo degli ebrei nella resistenza italiana è troppo poco nota fuori dal nostro paese e iniziative come questa hanno respiro internazionale. Permettono di spiegare le peculiarità e caratteristiche di quanto accaduto in Italia”.

Il progetto proseguirà ampliandosi al resto della Penisola, così come altri saranno avviati con il Memoriale della Shoah in quella che diventerà, spiegano le due realtà, una sinergia sempre più forte. “L’incontro tra le Fondazioni – spiegano – consentirà di mettere in pratica nuovi progetti che rispondono alle esigenze della contemporaneità e darà vita a opportunità inedite. Il contenuto delle Sale delle Testimonianze, parte integrante dell’allestimento permanente del Memoriale, per esempio, verrà completamente rinnovato. I visitatori potranno usufruire di video dell’Archivio della Fondazione CDEC e di nuovi materiali prodotti dal Memoriale”.

(Foto di Nicolò Piuzzi)