20 Aprile 2016

Tesi di laurea di Sergio Ciappina : “Le radici e le evoluzioni del pregiudizio antiebraico: un’analisi storico-semantica”

Fonte:

Università degli Studi di Firenze

Autore:

Sergio Ciappina

Abstract

Esistono almeno tre “figure archetipiche” riguardanti l’idea di “ebreo” che fluttuano nel discorso occidentale e sono: asociale, deicida e infido-infedele (tutto il resto delle accuse finisce per esser corollario di queste) che, come ogni archetipo, hanno un ben preciso momento e contesto storico in cui vengono culturalmente cristallizzate.

Nella prima parte dell’elaborato, pertanto, racconto come il primo archetipo nasca dal confronto-contrasto con i ceti intellettuali e le popolazioni siro-elleniche; il secondo si concretizzi, rinverdendo precedenti “proto-accuse” di ateismo, durante la lotta per la supremazia politico-teologica con la nascente setta messianica giudeo-cristiana e l’ultimo acquisti vigore e consistenza, complice la propaganda anti-giudaica di molti esponenti ecclesiastici cristiani, nel periodo della nascita dei ceti mercantili europei.

Descrivo poi il processo di fissazione nella memoria popolare e proto-borghese di questi tre topos per opera degli ordini mendicanti, ossatura del movimento del rinnovamento spirituale, prendendo spunto da un lavoro di Matteo Melchiorre sull’antisemitismo nella predicazione di Bernardino da Feltre e concludo con una sezione dove, aiutandomi con dei saggi sui concetti di sostanza, delineo i possibili motivi del successo culturale di queste tre immagini archetipiche in quello che viene definito come “immaginario collettivo” moderno-contemporaneo.