Daniele Nahum, consigliere comunale di Milano, riceve un messaggio offensivo su Instagram: <<ma vai a fare in culo ebreo di merda>>
“è giusto, mentre torturano bambini a Gaza, questi viaggiano tranquilli nel mondo” Un utente di origine araba sostiene che l’aggressione fisica alla famiglia ebraica sia giusta. Altri utenti in merito alla stessa notizia – ma su una pagina diversa – …
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“Oro, petrolio e banche… Fece bene Cristo a condannarvi 2000 anni fa” “STOP GENOCIDIO A GAZA da parte dei SIONISTI ISRAELIANI! FREE FREE PALESTINE” Un centinaio di commenti di insulti antisemiti colpiscono una pagina Facebook per aver condiviso la notizia …
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Una ragazza commenta con insulti e riferimenti antisemiti la notizia del padre francese aggredito di fronte al figlio. “I bambini sionisti vengono cresciuti come animali addestrati a fare del male al prossimo se non è sionista”
“Gli ebrei stessero a casa loro, assassini genocidi bastardi. I criminali di guerra noni vogliamo qua, loro e chi li appoggia”
“Non si canta dentro le camere a gas… saponette” “L’olocausto non c’è mai stato.. il genocidio degli schifosi ebrei nemmeno.. visto che la loro popolazione è aumentata” “I giudei sono animali… topi da perseguitare ovunque vadano. […]” “Io mi unirei …
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Fomentatore estremista, da anni impegnato nel supporto della lotta palestinese, pubblica post di odio contro Pina Picerno – una sua fotografia rivolta a testa in giù. Gli altri contatti commentano con insulti, incitando alla violenza: “Viva Piazzale Loreto”, “miserabile”.
“Ogni giorno ci si sveglia e si maledice il dio degli ebrei […] Eretz Israel pratica il nazismo iperbolico […]”. L’utente aggiunge: voi che potete (che avete un negozio) mettete un adesivo “Israeli not welcome”.
Due utenti negano l’Olocausto e l’umanità degli israeliani: “Se non è genocidio quello dei palestinesi allora non lo è nemmeno quello degli ebrei. Bisogna quindi abolire la giornata della memoria. I palestinesi subiscono più di quanto hanno subito gli ebrei.” …
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Il premier israeliano raffigurato con sembianze vampiresche (canini e unghie affilate): “A Gaza non c’è carestia c’è inappetenza”