9 Novembre 2023

Roncade (Treviso), insegnante posta su Instagram un commento antisemita

Luogo:

Roncade (Treviso)

Fonte:

Corriere del Veneto Venezia e Mestre

La prof attacca gli ebrei e inneggia ad Adolf Hitler

H-Farm pronta a sospenderla

L’invettiva sui social scoperta da una studentessa della scuola internazionale La scuola Gli insegnanti devono anche essere d’esempio, questo post non è in linea con i principi di H-Farm

RONCADE (TREVISO) La bomba è stata sganciata nel pieno della notte. Non una bomba su Gaza, non una di quelle che uccidono civili, bambini (e terroristi) e che stanno facendo discutere il mondo. Ma l’effetto dell’esplosione è stato altrettanto deflagrante. Perché la professoressa Hanane Hammoud, docente di matematica alla media superiore internazionale di HFarm, in un momento incontrollato di rabbia, ha postato sul suo profilo Instagram un video che mostra gli orrori della guerra tra Israele e Palestina corredato di una semplice frase: «Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei». Il video postato tra le «stories» – ha raccontato la stessa docente ai dirigenti scolastici – è rimasto on line per una manciata di minuti. Lei per prima si è resa conto dei possibili effetti del suo post, ma, si sa, il web non perdona. Proprio in quel momento, una studentessa è capitata sul suo profilo Instagram, ha congelato il video e la frase con un banale «screenshot» e ha mostrato il contenuto del telefono ai genitori. Come da copione, la foto inneggiante a Hitler è velocemente rimbalzata sulle chat dei genitori degli altri studenti comprensibilmente preoccupati che quella frase fosse stata partorita dall’insegnante dei loro figli. A sua discolpa, ieri mattina, alla ripresa delle lezioni dopo una settimana di stop per la week holiday, Hammoud ha raccontato ai dirigenti scolastici di vivere un momento di forte difficoltà psicologica per la drammatica situazione in Medio Oriente. La docente, nata in Libano dove ha conseguito un prima laurea in Scienze e specializzatasi in matematica all’università americana di Dubai, ha un forte legame con il Paese d’origine e ha amici e conoscenti che in questo momento vivono in Palestina. Le giustificazioni fornite dalla docente però non dovrebbero metterla al riparo da un provvedimento disciplinare da parte di H-Farm che oggi potrebbe valutare anche la sospensione. La scuola di Roncade infatti promuove da sempre modelli di inclusività, multiculturalità e si fa vanto della provenienza internazionale degli studenti e dei docenti. «Ci rivolgiamo a persone di mente aperta che abbiano la capacità di affrontare le sfide locali e globali del futuro» si legge in una delle presentazioni della scuola. È eufemistico dunque dire che questa filosofia si sposa difficilmente con l’apologia del l’Olocausto, anche se fatta in un momento di rabbia che, tra l’altro, cozza con il modo in cui la docente si rapporta agli studenti. «Ho dedicato la mia vita alla matematica, il mio obiettivo è rendere la materia accessibile e piacevole per tutti gli studenti – scrive Hammoud nel suo curriculum, lo stesso che ha presentato a H Farm nell’agosto del 2021 quando ha iniziato a insegnare a Roncade -. Mi piace instillare negli studenti l’amore per la risoluzione dei problemi complessi e il pensiero critico. E mi piace mantenere le relazioni con gli altri educatori e con i genitori degli studenti». A rendere ancora più ingiustificabile il post della professoressa concorre anche il fatto che da quasi un mese, dopo l’inizio delle ostilità a Gaza, H Farm sta organizzando continui dibattiti sull’attualità incentrati proprio sulla comprensione della guerra per evitare banalizzazioni dettate da posizioni personali e per affrontare con gli strumenti della complessità quanto sta succedendo in Medio Oriente. Anche se dovesse essere stato un momento di rabbia e scarsa lucidità dunque, è molto probabile che HFarm non lascerà correre e prenderà provvedimenti. «La docente, come gli studenti, vengono forniti di tutti gli studenti per ragionare – fanno sapere dalla scuola – E gli insegnanti devono anche essere d’esempio».

di Alessio Antonini

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