10 Gennaio 2019

Roma, manifesti a sfondo antisemita contro le squadre di calcio Lazio e Napoli

Luogo:

Roma

Fonte:

Corriere della Sera

Autore:

Rinaldo Frignani

Ultrà Lazio, guerriglia alla festa  Un caso i volantini antisemiti  lasciati per le strade di Roma

Dieci agenti feriti negli scontri. Giorgetti apre allo stop delle partite

ROMA Scontri alla festa della Lazio e volantini antisemiti firmati da un gruppo ultrà della Roma — Spqr Balduina — contro Israele, i tifosi del Napoli e proprio i cugini biancocelesti. Due giorni dopo l’apertura condizionata del ministro dell’Interno Matteo Salvini ai tifosi («Ce ne sono 12 milioni perbene e solo 6.500 daspati», ha sottolineato il responsabile del Viminale, che vorrebbe ripristinare i treni speciali) la tensione, almeno a Roma, è salita alle stelle. Tanto da far venire il dubbio al presidente del Coni Giovanni Malagò: «Mi auguro che non ci sia premeditazione, sarebbe un passo indietro enorme». La Digos indaga per rintracciare chi ha scritto, stampato e divulgato in Rete il volantino che sarebbe stato distribuito nella notte fra martedì e mercoledì a Prati in concomitanza con il raduno dei tifosi laziali in piazza della Libertà — dove nel 1900 è stata fondata la prima società di calcio della Capitale — rovinato da tafferugli con la polizia, che hanno portato a un arresto, tre denunce e dieci agenti feriti. Insieme con i carabinieri, la Digos ha cercato a Prati, Balduina e Roma Nord i volantini che non sarebbero stati però affissi ai muri. Nel messaggio è scritto: «Lazio, Napoli, Israele. Stessi colori. Stesse bandiere», poi c’è un insulto. Con l’aiuto della Postale, gli investigatori stanno cercando di risalire alle coordinate online di chi ha postato per primo la fotografia del volantino divulgandola, violando così la legge Mancino. Fra le ipotesi quella di una vendetta romanista per gli adesivi attaccati un anno fa da ultrà laziali nella curva Sud dell’Olimpico con l’immagine di Anna Frank con la maglia giallorossa. Oltraggio che fece il giro del mondo e che portò a 21 denunciati e 13 daspati. Si indaga anche su un gesto isolato ma ci sono accertamenti sul gruppo Balduina, fin qui non molto conosciuto. Come su un collegamento con gli scontri, durante i quali 30o ultrà incappucciati si sono staccati dal circa 2mila che festeggiavano, insieme con il patron Claudio Lotito, per affrontare i poliziotti lanciando contro di loro sassi, bottiglie e bombe carta. Un attacco forse legato al divieto di far entrare in curva Nord a Lazio-Torino uno striscione che ricordava Daniele Belardinelli, l’ultrà varesino ucciso prima di Inter-Napoli. Un intreccio di vicende che preoccupa i vertici dell’ordine pubblico. E non solo. «Quei volantini sono una ulteriore dimostrazione che razzismo e antisemitismo nel calcio non hanno colore. Serve una soluzione definitiva. Temo che spesso si parli di razzismo nello sport senza la volontà di risolvere la questione, c’è bisogno dell’impegno di tutti», auspica la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. Per il presidente della Camera Roberto Fico «è una sconfitta per tutti», anche la sindaca Virginia Raggi condanna i volantini. E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti torna sulla sospensione delle partite in caso di cori razzisti. Con un pensiero che è l’opposto di quello di Salvini: «E giusto che le regole sportive facciano il loro corso. Ci sono protocolli Uefa e Fifa e giustamente la Figc si impegna a tradurli».

Photo Credits: www.gazzetta.it