Una testata nazionale pubblica un controverso articolo che invita gli ebrei a discolparsi dai crimini commessi da Israele e accusa le comunità ebraiche di complicità nel “genocidio”. 

L’espressione “uscite dal ghetto!” è antisemita perché capovolge una realtà storica, i ghetti sono stati imposti agli ebrei – non hanno scelto loro di rinchiudersi lì – pertanto l’espressione è offensiva perché suggerisce che gli ebrei oggi si auto-isolino per scelta e devono “liberarsi da soli”.

Inoltre, l’articolo presenta un doppio standard morale per cui gli ebrei sono moralmente sospetti se rimangono in silenzio e devono discolparsi da colpe collettive che non hanno.

L’autore poi invita a “liberarsi dal sionismo”, negando il diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico. Chi scrive utilizza termini come “vendetta” e “sopraffazione” e “strumentalizzazione della Shoah” per caratterizzare l’identità ebraica e, secondo l’autore, “per giustificare nuovi crimini”.

In conclusione, il testo è un trionfo dei pregiudizi antisemiti esacerbati dalla guerra scoppiata dopo il 7 ottobre.