19 Luglio 2023

Pesaro, disegnata una svastica sulla spiaggia

Maxi svastica disegnata sulla spiaggia da un bambino straniero (con i genitori impassibili)

A Pesaro e sui social scoppia la protesta

l video è subito diventato virale sui social. Un testimone: «Sbalorditi»

PESARO Invece di fare castelli di sabbia ha disegnato, sull’arenile di Sottomonte, una maxi svastica accompagnata da alcune parole in tedesco e una inequivocabile “SS”. A realizzarla è stato un bambino straniero («Sugli 11 anni»), sotto lo sguardo vigile di un uomo e una donna («Sui 55 anni»), genitori o forse nonni, ancora in costume da bagno. All’apparenza una tranquilla famiglia di vacanzieri.

«Da lontano sembrava qualcosa di artistico ma avvicinandoci abbiamo scoperto che non era così» racconta Federico Renzi, 31 anni, titolare La Bottega del Barbiere alla Tombaccia. Lunedì sera era a cena in un locale che si affaccia su quel tratto di spiaggia libera. Erano le 20.30.

«Quando ci siamo resi conto di cosa avesse realizzato eravamo sbalorditi – continua – Mi ha colpito la non reazione della coppia di adulti: se avessi disegnato io quella enorme svastica con i fregi delle SS mia madre mi avrebbe preso a vangate.

La scritta in tedesco non ho fatto in tempo a capirla perché una signora, scandalizzata, si è affrettata a cancellare. Non ho avuto la prontezza di fare un video prima. L’ho fatto dopo. Un poliziotto, presente, me l’ha chiesto come prova».

Il gruppo social protesta

Quel suo video, rilanciato dal gruppo social “Welcome to pesre”, è diventato subito virale raccogliendo sconcerto in ordine sparso. «Non sanno cosa fanno, possono tornare a casa alla svelta» ha scritto un utente, interpretando il pensiero di molti. Quello sfregio enorme, seppur fatto sulla sabbia e quindi cancellabile con un colpo di piede, è stato realizzato in un territorio simbolo della lotta al nazifascismo, in una città da sempre legata a Liliana Segre e dove oggi, ancora, riemergono bombe della Seconda Guerra Mondiale.

Ignoranza o convinzione?

Leggerezza di un bambino che non sapeva cosa stesse disegnando? E gli adulti con lui? Pur vicini non si sono accorti o, peggio, hanno lasciato fare? «Erano stranieri, abbiamo ipotizzato che fossero tedeschi per le parole scritte…» chiude Federico.

Di Gianluca Murgia

Photo Credits: www.corriereadriatico.it