3 Aprile 2021

Lugano: nuovo centro universitario di studi ebraici promosso dalla Fondazione Goren-Monti-Ferrari

Fonte:

Corriere del Ticino

Centro Judaica: u nuovo ponte fra culture

STUDI / La Fondazione Goren Monti Ferrari da gennaio contribuisce ad ampliare l’offerta di USI e Facoltà di teologia di Lugano

Il polo universitario di Lugano lo scorso 27 gennaio, in concomitanza con il Giorno della memoria che commemora l’Olocausto, si è arricchito di una nuova offerta culturale e di studio. In quella data è stata infatti sottoscritta ufficialmente una convenzione fra l’Università della Svizzera italiana, la Facoltà di teologia di Lugano e la Fondazione Goren Monti Ferrari perla creazione del nuovo Centro Judaica. L’accordo è stato firmato da Boas Erez, rettore dell’USI, René Roux, suo omologo della Facoltà di teologia, e Micaela Goren Monti, presidente della fondazione e che ci ha introdotti nella Pesach, la Pasqua ebraica.

Obiettivi e attivltà

«L’obiettivo principale del Centro Judaica Goren Monti Ferrari è di promuovere e favorire la ricerca e la didattica nell’ambito della cultura ebraica, tenendo in particolare considerazione il rapporto con il canton Ticino», spiega innanzitutto Micaela Goren Monti. «Negli ultimi cinque anni la fondazione – prosegue Micaela Goren Monti – ha promosso, in collaborazione con l’USI e la Facoltà di teologia di Lugano, incontri con scrittori israeliani come Abraham Yehoshua, noto anche quale drammaturgo e accademico, e testimoni della Shoah come Liana Segre e le sorelle Bucci. Ha inoltre promosso il ciclo di conferenze “Eva e le altre , dedicato all’approfondimento di argomenti quali la donna, la tradizione del cibo, la sessualità e il perdono nelle tradizioni ebraica, cristiana e islamica. La fondazione si è pure occupata di ebraismo e cristianesimo nell’età dei diritti umani, bioetica interculturale e dei Rotoli del Mar Morto, gli antichi manoscritti giudaici di contenuto religioso rinvenuti a cavallo della metà dello scorso secolo nelle Grotte di Qumran, nel deserto della Giudea Reperti ai quali se ne sono aggiunti altri grazie alle scoperte fatte recentemente nella stessa area da una missione archeologica impegnata nella zona dal 2017 sotto l’egida dell’Autorità israeliana perle antichità».

Verso il futuro

E quali sono gli auspici per il futuro, per quel che riguarda la collaborazione fra Fondazione Goren Monti Ferrari, Università della Svizzera italiana e Facoltà di teologia di Lugano? «Con la fondazione del Centro Judaica intendiamo consolidare la linea archeologica, filosofica e giuridica della cultura ebraica, senza scordare di sviluppare quella letteraria e quella storico-sociologica relative a Shoah, diaspora, memoria e cittadinanza, coinvolgendo anche il territorio del canton Ticino, come peraltro è già stato fatto in passato. Un altro obiettivo per il futuro è di metterci in rete con le università svizzere e con icentri che la fondazione ha in Israele all’Università Ben Gurion del Negev nella città di Be’erSheva e a quella di Tel Aviv, nonché negli Stati Uniti alla New York University». «Gli ebrei – afferma in conclusione Micaela Goren Monti – hanno vissuto per millenni in una situazione di diaspora, senza un proprio centro sociale e politico. Tuttavia, nonostante la mancanza di un territorio, una linguae una organizzazione politica comune, hanno saputo conservare la memoria della propria storia e identità. Sono stati altresì in grado, non senza passare attraverso tragiche esperienze, di essere riconosciuti come cittadini a pieno titolo di Stati e entità politiche molto differenti. Centri di studio e approfondimento come quelli di Judaica sono quindi importanti per sottolineare e far conoscere tutti questi aspetti, mettendoli in relazione con i contesti storici, religiosi e sociali di tutte le culture in cui ci siamo inseriti e con le quali ci confrontiamo quotidianamente»