19 Aprile 2023

La teoria cospirativa della “Grande sostituzione”

Fonte:

Corriere della Sera

Autore:

Massimo Gaggi

Quella teoria che ispira i complottisti 

«La teoria della grande sostituzione è un mito neonazista secondo il quale i bianchi vengono sostituiti dai non bianchi Spesso, come in tante altre teorie cospirative, gli ebrei vengono indicati come i veri colpevoli». Parola del sito governo.it, pagina della presidenza del Consiglio dei ministri. Fin dall’inizio del Novecento alcuni politici americani hanno cominciato ad agitare lo spettro di un capovolgimento degli equilibri etnici per effetto delle massicce ondate migratorie dall’Europa. Suggestioni riprese da alcuni romanzi distopici Ma il primo a parlare di sostituzione come di un grande complotto è stato, nel 2011, l’accademico francese Renate Camus. Lui si riferiva soprattutto al suo Paese che vedeva minacciato dall’onda degli immigrati delle ex colonie ma le sue tesi, oltre che nella destra europea, hanno avuto successo soprattutto negli Stati Uniti, in particolare tra i suprematisti bianchi. In Italia, a parte la sortita di ieri di Lollobrigida, a parlare di sostituzione etnica e di genocidio del popolo italiano è stato in passato soprattutto Matteo Salvini. L’espressione «grande sostituzione» è stata usata più volte, ma non negli ultimi anni, anche da Giorgia Meloni. I suoi sono apparsi soprattutto riferimenti al cosiddetto piano Kalergi un disegno di sostituzione che sarebbe stato concepito da imprenditori per creare un grande serbatoio di lavoratori mansueti e a basso costo. Teorie cospirative che già hanno ispirato varie stragi negli Usa (da quella di Buffalo a El Paso passando per la sinagoga di Pittsburgh) nonché quella di Christchurch in Nuova Zelanda.