19 Settembre 2022

La storica Anna Foa commenta la barzelletta antisemita raccontata in sinagoga da un assessore del comune di Genova

Antisemitismo inconsapevole

C’è un nuovo aspetto dell’antisemitismo che sta affiorando in questi giorni e di cui sarebbe bene forse discutere: l’antisemitismo inconsapevole. Chi raccoglie e riporta, senza accorgersene, frasi, definizioni, termini che hanno parte nella storia della denigrazione degli ebrei, non fa altro che far emergere stereotipi e pregiudizi ben radicati, su cui non ha mai riflettuto, che non ha mai inquadrato in nessun contesto, di cui ignora il senso e il valore. Così si può scrivere un libro che echeggia stereotipi antisemiti senza accorgersene, magari chiamando il personaggio dell’usuraio Salomon, anche se agli occhi di qualcuno che conosce la storia il riferimento è ovvio. Così si può andare in sinagoga a rappresentare ufficialmente il sindaco, in occasione della Giornata della cultura ebraica, e raccontarvi, convinti di essere spiritosi, una barzelletta tipicamente antisemita: “Lo sai perché gli ebrei hanno il naso grosso? Perché l’aria è gratis.” Chi lo ha fatto, a Genova, ignora certo tutto – almeno lo speriamo – delle caricature antisemite naziste dei nasi degli ebrei, non ha mai visto la copertina del primo numero de La difesa della razza e pensa che le razze esistano. Ignoranza, pregiudizio? Personalmente penso che questo antisemitismo inconsapevole sia pericoloso quanto quello mirato e voluto. Ne rappresenta l’humus, la possibilità di crescita. Un discorso, ovviamente, che non vale solo per l’antisemitismo, ma per il razzismo e per tanti altri modi di concepire la vita e i rapporti con gli altri. E mentre un razzista o un antisemita dichiarato si può sempre combattere, come combatti il pregiudizio, l’ignoranza, il luogo comune? Solo in una prospettiva di lungo periodo, con la conoscenza, la cultura, l’etica. Gettando semi e curando che diano frutti.