3 Gennaio 2024

Crimini informatici in Italia stabili: in aumento solo il cyberterrorismo

Un anno di grande impegno per la Polizia Postale nel contrasto dei crimini informatici. 9.433 quelli commessi nel 2023 contro la persona: stalking, diffamazione, minacce, revenge porn, molestie, trattamento illecito dei dati e linguaggio d’odio i più diffusi.

1.235 le persone indagate, con un incremento del 7% rispetto al 2022, con 31 casi di codice rosso. Sono i dati contenuti nel report della Polizia postale, che riassume gli interventi più significativi realizzati nel 2023.

Nell’anno che si sta concludendo sono stati visionati e analizzati 28.265 spazi web, di cui 2.739 inseriti in black list e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

Altrettanto importante è il lavoro di contrasto effettuato dal Centro e dalle articolazioni territoriali della Specialità. L’impegno e la preparazione delle donne e degli uomini della Polizia Postale hanno permesso, nel 2023, di deferire 1.224 soggetti.

Nel 2023 è stato rilevato un lieve calo dei casi di adescamento on line, confermando però in larga parte il coinvolgimento di minori di età compresa tra i 10 e i 13 anni. Infatti, la fascia dei preadolescenti è quella che maggiormente ha avuto interazioni sessuali tecno- mediate, 206 rispetto ai 351 casi totali

284 invece i casi di cyberbullismo. Di contro, è stata registrata una flessione del numero dei minori segnalati all’Autorità Giudiziaria, 104 rispetto ai 127 dello scorso anno.

Nell’anno di riferimento è stato registrato un incremento dei casi di sextortion in danno di minori, passando dai 130 casi del 2022 ai 136 registrati nel 2023. La maggior parte dei protagonisti vanno dai 14 ai 17 anni

L’impegno della Specialità della Polizia di Stato è stato costantemente indirizzato negli ambiti della prevenzione e del contrasto alla pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, al financial cyber crime e a quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche, riconducibili a forme di fondamentalismo religioso e di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

L’attività, funzionale al contrasto del proselitismo e alla prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione estremista religiosa e dell’eversione di estrema destra e antagonista, ha permesso di sviluppare una dedicata attività informativa in contesti di interesse, per oltre 178.000 spazi web oggetto di approfondimento investigativi; tra questi 2.600 risorse digitali sono state oscurate poiché caratterizzati da un contenuto illecito

Grande attenzione e impegno anche sul fronte della tutela dei consumatori e del made in Italy, con il sequestro di numerosi prodotti contraffatti.

Bloccati anche diversi siti con sedi legali all’estero che operavano senza autorizzazione nel nostro Paese nell’ambito delle scommesse.