9 Dicembre 2010

ALCUNE CONSIDERAZIONI SULL’ANTISEMITISMO 2007 – 2010

Fonte:

Osservatorio sul pregiudizio antiebraico - Fondazione CDEC

Autore:

Stefano Gatti, Betti Guetta

Relazione quadriennale sull’antisemitismo in Italia a cura dell’ ‘Osservatorio sul pregiudizio antiebraico’ della Fondazione CDEC.

Abstract

Questa relazione considera un quadriennio – 2007/2010 – attraversato da cambiamenti e crisi significativi a livello economico, politico e sociale.

In questo quadriennio il fenomeno saliente che possiamo rilevare dal punto di vista italiano è molto condizionato da quello che si è coagulato intorno alle crisi mediorientali.
Senza con ciò dimenticare altre aree ‘calde’ dell’antiebraismo come ad esempio il tema delle riparazioni e la memoria della Shoah nei paesi dell’Europa orientale.
Per quanto concerne Israele, il quadriennio in esame intercetta le ripercussioni della guerra del Libano, dell’azione militare a Gaza Piombo Fuso e il caso della Freedom Fleet.
Da anni, i principali studi internazionali evidenziano la correlazione tra le crisi in Medio Oriente (attentati, guerre, ecc) e la crescita dell’antisemitismo nel mondo.
L’Italia è lontana da quelle realtà (Francia, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Canada) dove gli atti antisemiti sono molto più numerosi e violenti.
Nel nostro paese gli episodi di violenza antiebraica sono limitati; si tratta nella maggioranza dei casi di atti di vandalismo a istituzioni ebraiche o profanazioni di cimiteri, di graffiti, e di e-mail offensive indirizzate a comunità o a istituzioni ebraiche. I casi di aggressioni o insulti diretti ad ebrei sono rari.
Tuttavia, oltre ad esaminare gli episodi di antisemitismo occorre riflettere sugli atteggiamenti e le opinioni nei confronti degli ebrei che emergono dalle indagini demoscopiche. I pregiudizi e gli stereotipi antiebraici continuano a essere presenti nei discorsi di senso comune e talvolta perfino nei discorsi pubblici di uomini politici e di cultura.
Altro punto nodale è quello di internet. Quando si parla di antisemitismo oggi è più difficile circoscrivere il problema, perché i mezzi a disposizione di chi propone tematiche razziste o antiebraiche sono più numerosi, più sofisticati, più ambigui e perché – soprattutto – la nuova frontiera è virtuale, viaggia nel web. Nel quadriennio 2007/2010 i siti internet italiani in cui si possono reperire significativi contenuti antiebraici sono sostanzialmente raddoppiati rispetto ai quattro anni precedenti.

 di Betti Guetta e Stefano Gatti