1 Luglio 2006

Alcune considerazioni sull’antisemitismo in Italia 2002-2006

Fonte:

Osservatorio antisemitismo

Autore:

Stefano Gatti, Adriana Goldstaub

Congresso dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Roma, 2-4 luglio 2006

ALCUNE CONSIDERAZIONI SULL’ANTISEMITISMO IN ITALIA2002-2006

a cura di Adriana Goldstaub e Stefano Gatti

Il quadro europeo

Il pregiudizio antiebraico in Europa è diventato un problema contingente e serio: già dal 2001 infatti, ma soprattutto nel 2002, numerosi paesi dell’Europa Occidentale hanno visto susseguirsi centinaia di segnalazioni tra attacchi fisici e minacce rivolte agli ebrei, profanazioni di cimiteri e tentativi di incendi alle sinagoghe e alle istituzioni ebraiche, vandalismi e graffiti, articoli sulla stampa e pubblicazioni. Teatro di questi episodi sono state particolarmente Francia (solo in Francia sono stati contati 516 episodi nel 2002 di cui 185 atti di violenza contro persone e istituzioni; 503 episodi nel 2003, di cui 233 di violenza; 590 nel 2004, di cui 96 di violenza) e Gran Bretagna, ma si può dire che la maggior parte dei paesi europei ha visto nei primi anni del nuovo secolo aumentare il tasso di aggressività nei confronti degli ebrei. Dopo un periodo di relativa flessione nel fenomeno generale nel 2003, esso si è riacuito nel 2004 e nel 2005 comprendendo stavolta anche Germania e Russia. I paesi europei si sono allertati e hanno preso numerose iniziative politiche e diplomatiche contro quello che le Dichiarazioni di Berlino e di Cordoba nelle Conferenze OSCE sull’antisemitismo del 2004 e del 2005 hanno segnalato come “pericolo per la democrazia”.

Questa tendenza si è manifestata, quasi ovunque, più che altro in concomitanza con episodi legati al conflitto israelo-palestinese ed era riconducibile a settori dell’estrema destra, dell’estrema sinistra e del radicalismo islamico….