22 Giugno 2023

Roma, studenti prossimi alla maturità fanno il saluto romano davanti alla loro scuola

Quelle braccia tese nei licei intitolati ai nemici del fascismo

De Merode, precedente ancor più paradossale Durante la guerra salvò 40 ebrei

L’istituto Ruiz come il De Merode. L’offesa fascista degli studenti che si ritraggono compiaciuti con il saluto romano è doppia. Perché ad essere associati al fascismo sono due dei simboli della storia d’Italia che hanno contribuito a contrastare con la loro opera una delle pagine più buie dell’umanità, quella del regime di Mussolini e dell’occupazione nazista in Italia. Vincenzo Arangio Ruiz, infatti, era stato uno degli studiosi che nel 1925 aveva firmato il manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Nel 1929 il giurista preferì l’esilio volontario presso l’università del Cairo per non scendere a compromessi con il regime. Poi nel 1940 tornò a insegnare diritto romano presso la facoltà di Giurisprudenza Federico II di Napoli. E sempre a Napoli, tre anni dopo, divenne il presidente del Comitato di liberazione cittadino, prendendo parte alle lotte che precedettero la liberazione della città con l’ insurrezione delle Quattro giornate. Ruiz, liberale convinto, fu anche ministro di Grazia e Giustizia nel primo governo di unità nazionale, nonché ministro dell’ educazione nel secondo governo Bonomi e nel governo guidato dal partigiano antifascista Ferruccio Parri. La sua storia parla chiaro, insomma. Eppure gli studenti non hanno avuto remore nel condividere la foto con il saluto romano associandola al suo nome, taggato nello scatto. La vicenda dell’istituto De Merode, invece, è ancora più paradossale. Gli studenti lo scorso dicembre si erano fatti ritrarre di fronte all’istituto esibendo fieri il saluto romano. Solo cinque anni prima, però, nel febbraio del 2017, la scuola aveva ricevuto dalla fondazione ebraica International Raul Wallenberg il riconoscimento di “Casa di vita”. Durante la seconda guerra mondiale, infatti, l’allora direttore Sigismondo Ugo Barbano aveva salvato 40 ebrei perseguitati dai nazisti, che erano stati nascosti e protetti proprio all’interno delle mura dell’istituto. La scuola, a pochi passi da piazza di Spagna, è tra gli istituti privati più blasonati di Roma. Il collegio è diretto dai Fratelli delle Scuole Cristiane, congregazione di religiosi fondata nel 1680 da San Giovanni Battista de La Salle. E tra i suoi banchi hanno studiato l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino e la cantante Noemi, che si è diplomata nel 2001 con il massimo dei voti. Politici, intellettuali e ma anche personaggi che hanno segnato la storia di Roma, come il poeta Trilussa. Tra gli ex alunni del De Merode ci sono Daniele Capezzone, ex portavoce della prima Forza Italia e poi del Popolo della Libertà, e il presidente del Coni Giovanni Malagò, che partecipa frequentemente agli eventi che organizza il collegio, dalle feste annuali agli appuntamenti più importanti come il restyling del quadriportico dell’istituto cattolico. Con lui a tagliare il nastro in quell’occasione c’era anche Gianni Letta.

di Marco Carta, Valentina Lupia

Photo Credits: La Repubblica