23 Aprile 2020

Cassetta della posta vandalizzata con una svastica

Milano2, svastica sulla cassetta della posta di una famiglia ebrea: “Tanta amarezza, denunceremo”

L’hanno trovata questa mattina ed è stato un vero colpo al cuore. Una svastica, malamente corretta o forse solo malfatta, incisa nel legno di fianco alla cassetta della posta. L’odiosa scoperta è stata fatta da Simon Jacques Raccah, nato a Milano2, e residente nel quartiere da 4 anni con la moglie Rotem, originaria di Israele, e i due figli piccoli. Una famiglia molto conosciuta, anche perché Simon è il titolare di una centro di coworking nel Centro Direzionale.

Una scoperta che ci ha riempito di tristezza e di tanta amarezza… ” ha commentato al Giornale di Segrate. “Tra l’altro – ha aggiunto amareggiato – ieri era il giorno della memoria per Israele: Yom HaShoah, che celebra proprio il ricordo dell’olocausto. Durante questa giornata in Israele suona ad un certo momento una sirena e tutto si ferma per un minuto… per ricordare 6 milioni di uomini uccisi da chi usava come bandiera proprio la svastica. E qui, è successo questo…”

La svastica, incisa nel legno proprio di fianco alla loro cassetta della posta, sembra essere stata poi modificata da un secondo intervento per camuffarla, o forse è stata semplicemente malfatta. Un simbolo e un gesto, condiviso dalla famiglia sul gruppo Facebook del quartiere, che ha raccolto lo sdegno e la solidarietà di tutti i residenti.

La cosa che più ci addolora – continua Simon – è pensare che possa averlo fatto una persona che ci conosce bene, che ci è vicina, visto che è stato fatto in un periodo in cui tra l’altro sono limitati gli spostamenti… E ci chiediamo che messaggio vorrebbero mandarci: un avvertimento? Un modo per farci avere paura? Per esortarci ad andare via? Ma via da dove? Da casa mia? Da dove sto crescendo i miei figli? Io amo questo quartiere, questa città e abbiamo anche fatto molto per creare solidarietà verso l’Italia in questo difficile momento”.

Proprio il mese scorso un post di Rotem, la moglie di Simon, in cui parlava della situazione italiana e mostrava in un video le strade deserte di Milano2, è diventato virale in Israele, condiviso da decine di migliaia di persone. “Ci hanno detto che lo abbia visto lo stesso Netanyahu – ci racconta Simon – e Rotem è stata invitata in videocollegamento in tantissime trasmissioni televisive israeliane, una testimonial dell’Italia a Gerusalemme”. Tanto che pochi giorni dopo, grazie alla sensibilizzazione sulla nostra situazione, il tricolore italiano è apparso sul muro della Città Vecchia di Gerusalemme.

Che vergogna – commenta Rotem – io che raccontavo all’estero di un’Italia bella e unita, soprattutto in questo momento, e di un un popolo che mi ha sempre aperto le braccia…”

Ora denunceremo l’accaduto alle forze dell’ordine – conclude Simon – e spero che possano risalire all’autore di questo gesto indegno”.