12 Giugno 2025

Ascoli Piceno, aggressione al Piceno Pride: teneva in mano una bandiera arcobaleno con il Maghen David

ASCOLI – Aggressione durante il Piceno Pride. È accaduto durante il corteo svoltosi nel cuore della città sabato pomeriggio, partito dai giardini pubblici e diretto in piazza Arringo, passando per corso Vittorio Emanuele. Vittima un ascolano che è stato avvicinato da uno sconosciuto, proprio quando si era appena unito alla parata, il quale gli ha strappato di mano una bandiera, ha spezzato l’asta e ha gettato via il drappo in terra.  

La manifestazione allestita in centro, cui hanno partecipato circa 400 persone per difendere i diritti della comunità Lbgtqia+ è apparsa sobria, vivace ma non caotica, provocatoria ma non aggressiva, colorata ma non eccentrica. Tra l’altro, il corteo ascolano organizzato dall’associazione LiberƏ TuttƏ è stato sempre affiancato per tutta la durata dalle forze dell’ordine, tra guardie forestali, polizia e carabinieri.

L’amarezza

Desta stupore, perplessità oltre che amarezza sapere che un affronto duro e offensivo come quello riferito sia avvenuto proprio nella tappa ascolana e lontano dagli occhi degli agenti. «Dicono che in Italia non ci sia antisemitismo: qualcuno mi spieghi allora perché una bandiera debba essere spezzata e buttata via» esordisce Raniero Bertoni, a cui è stato strappato di mano un vessillo raffigurante un simbolo ebraico da parte di uno sconosciuto. «Questo tizio ha spezzato l’asta e poi ha scaraventato lontano la bandiera che avevo in mano» prosegue Bertoni che, purtroppo, non è nuovo a forme di discriminazioni subite in città. Aggiunge che è riuscito ad evitare che la situazione degenerasse solo per il fatto di non avere reagito all’aggressione. «Preciso che la bandiera che sventolavo, oltre ai colori arcobaleno della comunità Lgbtqia+, raffigurava la stella di David» prosegue, certo che sia stata soprattutto la causa ebraica a far scattare la molla dell’intolleranza in questo aggressore, apparentemente sui 30-40 anni e di nazionalità italiana. Subito dopo l’episodio, la vittima si è rivolta alle forze dell’ordine presenti e, successivamente, si è recato in Questura dove ha sporto denuncia. Bertoni era già salito agli onori delle cronache nel 2018, per essere stato minacciato e cacciato in quanto gay da un bar di Ascoli. Sette anni dopo un altro triste episodio lo vede protagonista nel capoluogo piceno, perché determinato a non rinunciare ad essere libero, nei comportamenti e nei pensieri.