6 Ottobre 2025

“Viva il 7 ottobre”: la nuova manifestazione a Bologna per la Palestina e il divieto del ministero

La mobilitazione dei Giovani palestinesi sotto il Nettuno a due anni dall’attacco di Hamas a Israele: “Gloriosa operazione”. Il prefetto e il questore di Bologna: “Non si può fare”

Diventa un caso la nuova manifestazione indetta dal movimento Giovani palestinesi per il 7 ottobre, in solidarietà del popolo palestinese. La mobilitazione, prevista per martedì alle 19:30 in Piazza del Nettuno, è stata annunciata con un volantino che inneggia alla “resistenza palestinese” e al “sette di ottobre” quando, due anni fa, Hamas assalì Israele uccidendo un migliaio di persone e prendendo ostaggi.

“La più grande azione di resistenza”

“Se in due anni si è riuscite a costruire questo forte movimento in solidarietà alla Palestina – dichiarano i Giovani palestinesi nel post sui social – che sta riuscendo finalmente a mettere in crisi il sostegno dei governi e delle istituzioni occidentali al sionismo, il merito è della Resistenza palestinese che dapprima il 7 ottobre 2023 ha inferto una dura sconfitta al sionismo con la gloriosa operazione Diluvio di al-Aqsa e che da due anni si oppone con ogni mezzo alle forze coloniali e genocide sioniste”.

“Nel secondo anniversario della più grande azione di resistenza degli ultimi decenni contro l’occupazione coloniale sionista scendiamo in piazza a sostegno del popolo palestinese e della Resistenza prendendoci per l’ennesima volta le strade di Bologna.”, conclude il movimento che negli ultimi due anni ha partecipato all’organizzazione delle principali manifestazioni per la Palestina.

Il prefetto di Bologna: “Sarà vietata”

L’annuncio non è passato inosservato al ministero dell’Interno e del prefetto di Bologna, Enrico Ricci, che ha dichiarato che la manifestazione “verrà assolutamente vietata” con “notifica del provvedimento”.

Dura la dichiarazione anche del questore di Bologna, Antonio Sbordone, per il quale “una manifestazione del genere non si può consentire”. E se il divieto prefettizio farà salire la tensione con i manifestanti, Sbordone spiecifica che la mobilitazione “non è stata preannunciata, quindi confido ancora nel fatto che poi non si faccia. Se invece dovesse essere confermata – conclude il questore – bisogna sicuramente adottare dei provvedimenti”.

Intanto, la questura di Bologna e la Digos stanno vagliando la posizione degli attivisti più violenti che si sono resi protagonisti degli scontri con le forze dell’ordine e dei danneggiamenti in città durante i momenti di maggiore tensione, come la notte del 2 ottobre.


“Viva il 7 ottobre”: la nuova manifestazione per la Palestina e il divieto del ministero
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