19 Dicembre 2016

«Viareggino Anna Frank»

Fonte:

Corriere Fiorentino

Montecatini, è bufera per la scritta anti semita

Comparsa in Tribuna, rivolta al Viareggio. Il presidente ai tifosi scuse o vado via

«Viareggino Anna Frank». La scritta, realizzata con uno spray nero, fa pessima mostra di sé nella tribuna dello stadio Mariotti di Montecatini. La parziale cancellatura non altera il significato di quella frase, becera raffigurazione della contrapposizione politica tra gli ideatori (quelli termali) di estrema destra ed i destinatari (quelli versiliesi) di sinistra. Il club dei tifosi «Angelo Francesconi», da una decina di giorni azionista di maggioranza del Viareggio, si è rivolto pubblicamente alle autorità sportive affinché «non si trincerino dietro ai referti arbitrali e applichino quanto la normativa che la stessa Figc ha emanato in tema di striscioni, scritte offensive, manifestazioni di incitamento alla discriminazione, all’odio razziale e di genere». Questo il messaggio pubblicato su Facebook a corredo di una foto che ha generato rabbia e indignazione tra i supporter bianconeri, che non hanno potuto assistere al match di ieri (vinto dal Montecatini 1-0) in seguito al divieto di trasferta, conseguenza degli scontri che si sono verificati in più occasioni tra le due tifoserie nel recente passato. Anche la presa di posizione della società termale è stata netta. Il presidente Marco Innocenti ha definito «cretini» gli autori della scritta ed è pronto ad azioni eclatanti. «Se entro domani non chiederanno pubblicamente scusa, martedì pagherò gli stipendi dei giocatori e mi dimetterò». Il patron è un fiume in piena. «È una cavolata fatta da quattro cretini. Non mi sta affatto bene. Ne va di mezzo la mia reputazione, quella della mia famiglia e della mia azienda. Quando ho visto quella foto sono rimasto di ghiaccio, mi sono vergognato tantissimo». Le prime ruggini tra i sostenitori di Montecatini e Viareggio sono storia di un anno fa. A marzo un gruppo di ultras della città termale aveva disertato la gara interna col Gavorrano (con tanto di striscione esposto «Assenti giustificati») per attuare una «caccia al nemico» a Scandicci, dove quel giorno era impegnato il Viareggio.