18 Settembre 2020

Un’Unione dell’uguaglianza: il piano d’azione dell’UE contro il razzismo 2020-2025

Introduzione: realmente “uniti nella diversità”

La discriminazione fondata sulla razza o l’origine etnica è vietata nell’Unione europea (UE). Eppure, questo genere di discriminazione continua ad esistere nella nostra società. Non basta essere contrari al razzismo, occorre anche contrastarlo attivamente. Il razzismo danneggia la società in molti modi diversi. Più direttamente, ciò significa che molte delle persone che vivono in Europa sono oggetto di discriminazioni che incidono sulla loro dignità umana, sulle loro opportunità di vita, sulla loro prosperità e sul loro benessere e, spesso, anche sulla loro sicurezza personale. Per discriminazione si intende anche il mancato rispetto dei valori fondamentali dell’UE. Ognuno di noi, nell’UE, dovrebbe poter godere dei propri diritti e libertà fondamentali e partecipare alla società su base paritaria, indipendentemente dall’origine razziale o etnica. La nostra forza sociale, politica ed economica deriva dall’essere uniti nella diversità: il razzismo, invece, ci rende tutti più deboli. L’UE può e deve fare di più per garantire pari trattamento e uguaglianza a tutti. È il momento di prendere coscienza. Oltre la metà degli europei ritiene che questo tipo di discriminazione sia diffusa nel proprio paese . Il conflitto tra i nostri valori di uguaglianza e la realtà di un razzismo inveterato non può essere ignorato: il movimento mondiale Black Lives Matter ce lo ha prepotentemente ricordato. È il momento di riconoscere e agire contro il dilagare del razzismo e della discriminazione razziale e di pensare a ciò che possiamo fare, impegnandoci a livello locale, nazionale, dell’UE e internazionale. L’UE si fonda sulla diversità e sulla promozione di una società caratterizzata dal pluralismo, dalla tolleranza e dalla non discriminazione: dobbiamo agire non solo per senso di responsabilità, ma anche per tener fede ai nostri valori. Poiché la difesa dei valori inizia a casa propria, occorre cominciare all’interno della nostra istituzione. La Commissione adotterà misure volte ad incrementare sensibilmente la diversità tra il personale in servizio e a garantire che tutti possano realizzarsi e dare il loro contributo in ambito lavorativo.