19 Febbraio 2024

Torino, dura manifestazione pro pal ed anti Israele

Fonte:

La Stampa edizione di Torino

Autore:

Irene Famà

Foto bruciate al corteo per la Palestina “In questo modo si legittima il terrore”

Noemi Disegni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche: “Siamo preoccupati”

«Consentendo certi atteggiamenti violenti si ha la legittimazione del terrore». La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Noemi Disegni non nasconde la sua preoccupazione. «Non solo per me o per la comunità, ma per l’intera società», sottolinea. E pone un quesito. «Cosa succede se si tollerano questi gesti nelle strade e nelle piazze? Il conflitto è sui confini di Israele, ma il rischio, a fronte di incitamenti alla violenza, è elevato anche qua». L’altro ieri, oltre mille persone hanno partecipato al corteo pro Palestina. Striscioni e slogan: «Intifada fino alla vittoria», «Israele assassino». In piazza Castello, un gruppo è salito sul monumento a Emanuele Filiberto di Savoia II Duca d’Aosta e ha bruciato la foto della premier Meloni e del primo ministro israeliano Netanyahu. Erano in cinque, volto coperto con la kefiah. Minorenni, coordinati da un’attivista dell’organizzazione giovanile comunista Cambiare Rotta, a quanto emergerebbe dai primi accertamenti della polizia. La loro posizione, ora, è al vaglio dell’autorità. In cinque quelli che si sono arrampicati sul monumento. A dare man forte, altri ragazzotti capitati li per caso. Erano in centro per trascorrere il pomeriggio, hanno visto un po’ di movimento e si sono uniti. Senza nemmeno sapere il perché. «Non è incendiando le piazze anche qui che si ottiene ragionevolezza e consapevolezza della complessità delle proprie ragioni», interviene la presidente Ucei Noemi Disegni. Il mondo politico, in messaggi bipartisan di solidarietà alla premier Meloni, ha definito il gesto «vergognoso», «violento», «inquietante». Dure le condanne del presidente Cirio e del sindaco Lo Russo. E quel poster dato alle fiamme ha sollevato diversi interrogativi. Li riassume Stefano Parisi, presidente dell’associazione “Setteottobre”. Osserva le manifestazioni pro Palestina organizzate non solo a Torino, ma in tutta Italia. Tanti giovani, tanti studenti. «Tante persone di sinistra. È un controsenso. Sono gli stessi che scendono in piazza per le donne, per i diritti della comunità Lgbtqia+ e poi prendono le parti dei terroristi islamici. E hanno atteggiamenti antidemocratici». Parisi parla di «antisemitismo». E sottolinea: «Le foto non devono essere bruciate, qualsiasi persona rappresenti. Punto e basta. E queste reazioni sono allarmanti».

Photo credits: La Stampa edizione di Torino