Fonte:
https://www.shalom.it/blog/news/un-europeo-su-quattro-nutre-atteggiamenti-antisemiti-lo-rivela-un-sondaggio-della-anti-defamation-league-b1131771
Un europeo su quattro nutre atteggiamenti antisemiti, lo rivela un sondaggio dell’Anti-Defamation League
Circa un residente europeo su quattro nutre atteggiamenti antisemiti. È il dato preoccupante che è emerso dal sondaggio europeo “The ADL Global 100: An Index of Antisemitism” realizzato dall’Anti-Defamation League (ADL) e che prende come campione 10 paesi europei, 6 dall’Europa occidentale e 4 da quella orientale. Realizzato per la prima volta nel 2014, questo è il sondaggio più ampio mai condotto sugli atteggiamenti antisemiti.
Le statistiche mostrano che, nonostante alcuni progressi compiuti nella riduzione degli atteggiamenti antisemiti in alcuni paesi, l’antisemitismo tuttavia rimane un problema profondamente radicato in tutta Europa. Il fatto che un residente su quattro dei paesi europei intervistati nutra atteggiamenti antisemiti è una statistica preoccupante che evidenzia la necessità di sforzi continui per combattere l’antisemitismo.
Il sondaggio ha rilevato che un intervistato su tre in sei paesi dell’Europa occidentale ritiene che gli ebrei siano più fedeli a Israele che ai loro paesi d’origine. Mentre in Spagna, una persona su quattro crede ai classici stereotipi antisemiti, in particolare quelli legati al denaro e agli ebrei che controllano il governo.
Proprio la Spagna è il paese con il più alto livello di atteggiamenti antisemiti, con il 26% della popolazione che nutre ampie convinzioni antisemite, a seguire ci sono il Belgio (24%), la Francia (17%), la Germania (12%), il Regno Unito (10%) e infine i Paesi Bassi (6%).
Nonostante ci siano stati dei cali considerevoli, nell’Europa orientale ci sono le più alte percentuali: Ungheria (37%), Polonia (35%) Ucraina (29%) e Russia (26%).
Proprio in Ucraina si è registrato il calo maggiore, gli atteggiamenti antisemiti sono scesi da un livello record del 46% nel 2019 al 29% nel 2023. Secondo l’ADL la figura di Volodymyr Zelensky è stato un fattore determinante, soprattutto dopo l’invasione della Russia.
“Sebbene i risultati del sondaggio non affrontino direttamente questioni di causalità, non c’è dubbio che avere un presidente ebreo che viene elogiato per la sua risposta all’aggressione russa sembra aver influenzato la percezione degli ebrei tra i comuni cittadini ucraini”, ha affermato Jonathan Greenblatt, amministratore delegato e direttore nazionale dell’ADL in una nota.
Dal sondaggio è emerso inoltre che lo stereotipo antisemita più diffuso è quello della doppia lealtà e che nei paesi in cui l’antisemitismo era basso, la credenza negli stereotipi sugli ebrei era ancora alta. Nei Paesi Bassi, per esempio, nonostante abbiano ottenuto il punteggio più basso, il 18% degli intervistati concorda sul fatto che “gli ebrei hanno troppo potere nel mondo degli affari” e il 38% crede che “gli ebrei siano più fedeli a Israele che a questo paese”. Lo stesso valeva per la Francia, dove il 28% afferma che gli ebrei hanno troppo potere negli affari e il 37% crede nella doppia lealtà.
Un dato incoraggiante invece è quello legato all’appoggio al BDS. Il sondaggio ha rilevato che la maggior parte degli europei rifiuta il BDS come tattica per isolare lo Stato di Israele. Tuttavia, in molti paesi dell’Europa occidentale simpatizzano più per i palestinesi che per gli israeliani.