16 Giugno 2023

Striscione per Mussolini e saluti romani a Milano, condannato il capo ultrà della Lazio Corbolotti: ha rifiutato di risarcire l’Anpi

E’ stato condannato a un anno per manifestazione fascista Claudio Corbolotti, capo degli ‘Irriducibili’ della curva della Lazio, per il blitz del 24 aprile del 2019, alla vigilia del 25 aprile, nel quale alcune decine di ultras laziali a due passi da Piazzale Loreto, a Milano, hanno esposto uno striscione in “onore a Benito Mussolini”, gridando più volte il “presente” e facendo saluti romani. A Corbolotti e agli altri imputati era stato contestato l’articolo 2 della Legge Mancino sulle manifestazioni fasciste.

La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dal giudice della seconda sezione penale Nicola Clivio. Il 56enne ultrà era stato mandato a processo con citazione diretta a giudizio a seguito delle indagini del pm Leonardo Lesti, condotta dalla Digos. A giudizio erano finiti anche altri imputati, che hanno chiesto e ottenuto la messa alla prova, svolgendo lavori socialmente utili per chiudere la loro posizione processuale. Messa alla prova, invece, che è stata revocata a Corbolotti, perché ha rifiutato di risarcire l’Anpi, una delle condizioni stabilite per ottenere la misura alternativa.

Gli investigatori della Digos, analizzando le immagini delle telecamere della zona, avevano identificato quasi subito il capo ultrà: era lui che, di fronte agli altri del gruppo, aveva incitato a gridare il “presente” per Mussolini, con tanto di saluti romani a pochi passi da Piazzale Loreto, e sotto lo striscione con su scritto “onore a Mussolini”. Quel giorno a Milano era in programma una partita tra Inter e Lazio. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane.

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