3 Gennaio 2020

Sotto sequestro il profilo Twitter del docente universitario che aveva pubblicato commenti antisemiti

Fonte:

la Repubblica edizione di Firenze

Autore:

Andrea Vivaldi

Sotto sequestro il profilo Twitter del prof che inneggiava a Hitler

Il Tribunale accoglie il ricorso della procura di Siena. Lui scrive: “Saluti a tutti”

Sotto sequestro il profilo Twitter di Emanuele Castrucci, il professore di filosofia del diritto che aveva postato online frasi inneggianti a Hitler. La decisione arriva dal Tribunale del Riesame che accoglie il ricorso della procura di Siena. In precedenza il gip aveva rigettato la richiesta di sequestro della pagina social, ritenendo che non ci fossero gli estremi del reato di propaganda e istigazione all’odio razziale. Ma fosse solo una rilettura storica e apologetica. «Il mio account è stato chiuso. Saluti a tutti», ha scritto ieri Castrucci. Un congedo da quello spazio online che lo aveva fatto finire a novembre sotto accusa. L’università di Siena aveva allora preso le distanze dal docente, sospendendolo dalle attività didattiche. E il rettore Francesco Frati aveva presentato un esposto in procura. La decisione sul provvedimento è passata poi in mano al collegio di disciplina dell’università, che si riunirà in questo mese per valutare la sua destituzione ed etica professionale. Ma intanto Castrucci ha ottenuto di andare in pensione dall’1 gennaio. E così il verdetto del collegio rischia di essere solo un atto formale. «Il procedimento disciplinare sanzionatorio va avanti — aveva spiegato Gabriella Piccinni, presidente del collegio — . Daremo il nostro parere. Poi starà al Consiglio di amministrazione approvarlo». Castrucci si è via via difeso, specificando di non essere «nazista e nemmeno filonazista». E si è appellato alla libertà di pensiero: «Le opinioni da me espresse, sempre rigorosamente al di fuori della mia attività didattica e lungi dal rappresentare alcuna forma d’incitazione all’odio o alla violenza, consistono in semplici giudizi storiografici che trovano tutela nel principio di libertà di espressione garantito a ognuno». Parole che non hanno impedito le critiche di Fioramonti, ex ministro dell’istruzione, e di Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma. Adesso l’inchiesta passa da Siena a La Spezia, dove abita il docente.