15 Aprile 2020

Senatore della Repubblica, già autore di polemiche complottiste e antisemite, definisce i tedeschi “nipotini di Hitler”

Fonte:

Avvenire

Autore:

Luca Liverani

Lannutti colpisce ancora: i tedeschi definiti «nipotini di Hitler»

Le proteste bipartisan (M5s compreso) costringono il parlamentare a modificare il post sui social. Ma senza scusarsi

Roma Nel 2018 aveva proposto di «affondare le navi delle Ong pagate da Soros». Nel 2019 aveva accusato gli ebrei di controllare le banche internazionali. Ed è arrivata anche la gaffe del 2020, con i tedeschi definiti «nipotini di Hitler. Elio Lannutti aggiunge così un altro episodio alla sua collezione di “gaffe pentastellari”. Il senatore del M5s – che un anno fa aveva appunto scatenato polemiche furiose collegando le «tredici famiglie che comandano il mondo» bancario internazionale alla setta dei “Savi di Sion”, nota bufala velenosa dell’antisemitismo – pubblica un altro messaggio sui social: «L’offerta della Merkel, sant’Angela patrona d’Europa? Su la testa: abbiamo subito fin troppo i diktat dei nipotini di Hitler e degli stati canaglia suoi complici!». Il riferimento è alle trattative nell’Eurogruppo sugli strumenti per dare liquidità alle imprese europee piegate dalla crisi del Covid-19. Ma le reazioni bipartisan lo costringono a modificare il post, eliminando il riferimento ai «nipotini di Hitler, ma senza scusarsi. Matteo Renzi è tra i primi, definendo «squallido» il senatore M5s: «La mia solidarietà alla Cancelliera, al popolo tedesco. Quel senatore non conosce la parola vergogna. Mi vergogno io per lui e per il M5s che non ha ancora espulso gente così». Il responsabile Esteri del Pd, Emanuele Fiano, si scusa al posto di Lannutti: «Visto che non leggiamo ancora di prese di distanze nette, sono io a scusarmi con il popolo tedesco. Ridurre la storia e i suoi drammi a battute social fa orrore». Il Movimento 5 stelle si accorge del caso e in una nota scarica il suo senatore: «La Germania è e resta un paese amico che con noi fa parte della grande famiglia europea Eventuali divergenze o punti di vista diversi sono normali, nell’ambito della democratica dialettica politica europea, e non giustificano in alcun modo parole di una tale gravità». Più diretto il presidente della Commissione Politiche Ue della Camera, Sergio Battelli, stesso partito: «Le ennesime parole di Lannutti false, incoscienti, gravi danneggiano l’Italia in un momento che richiede misura e responsabilità, specie da chi ricopre ruoli politici. Frasi che non rappresentano in alcun modo il M5s. Chieda scusa alla Germania a tutti noi». Dal centrodestra si fa sentire la senatrice di Fdi, Daniela Santanchè: «Il M5s ha espulso persone per molto meno, di fronte ad un atto così grave, non basta prendere le distanze, provvedimenti seri subito!». E la deputata di Forza Italia Elvira Savino: «Pochi giorni fa il ministro degli Esteri Di Maio ha chiesto che il governo tedesco prendesse le distanze da un articolo del quotidiano Die Welt, come se fosse l’organo ufficiale del governo Merkel. Ora Di Maio dovrebbe scusarsi e prendere le distanze due volte dalle parole inqualificabili del senatore Lannutti, sia come ministro degli Esteri sia come ex capo politico del M5s». Il giornale tedesco a colpi di luoghi comuni metteva in guardia l’Europa: «La mafia in Italia sta aspettando una pioggia di soldi europei».