11 Gennaio 2024

Scritte vandaliche sui muri della Capitale, l’80% sono oltraggi antisemiti

Su ottanta interventi per la rimozione di scritte vandaliche sui muri della Capitale, ben sessanta negli ultimi due anni hanno riguardato attacchi di natura antisemita. Un dato statistico quello dell’Ufficio speciale decoro urbano del Campidoglio che ha registrato un drammatico e significativo aumento dallo scorso 7 ottobre 2023, dopo l’attacco di Hamas che ha di nuovo innalzato la tensione tra Palestina e Israele. Da allora si è registrata un’allarmante escalation di episodi contro la Comunità ebraica. Ultimo esempio ieri, durante il derby, con diversi adesivi con simboli nazisti comparsi intorno allo stadio. Un clima di continue intimidazioni riemerso con violenza nei primi giorni di novembre, quando sono state sfregiate e annerite quattro pietre di inciampo tra Trastevere e le strade del Ghetto, dedicate alla memoria di ebrei vittime della follia nazi-fascista. Oltraggi che si erano verificati già nel 2019, all’epoca erano state persino prese a picconate e rubate alcune delle pietre-ricordo al rione Monti. Sempre a novembre poi diverse scritte antisemite sono apparse sui muri del Ghetto, inclusa un’ignobile immagine che equiparava la stella di David a una svastica.

Adesivi e scritte rimosse, un costo per tutti

Sono stati gli addetti dell’Ufficio decoro, anche in quell’occasione, a cancellare lo sfregio: in città gli attacchi vandalici contro il popolo ebraico rappresentano, stando ai dati del Campidoglio, l’80 per cento delle scritte totali cancellate dagli operatori comunali. Numeri che si ripetono identici da anni, a dimostrazione che l’odio antisemita non si placa e si riversa sulle pareti della Capitale. Con rimozioni effettuate sempre a spese di tutti. Sono decine gli episodi all’anno. Riemergono puntuali a ridosso della Festa della Liberazione (come le scritte lasciate sui muri di Vigna Murata ad aprile 2023), come pure in occasione dei puntuali scontri tra le tifoserie di Roma e Lazio che sfociano, quasi sempre, in espressioni di violenza «visiva» contro gli ebrei. Impossibile non citare i tristemente noti adesivi della per sempre giovane Anna Frank con la maglia giallorossa diffusi nel 2017, ma più di recente, a gennaio 2023, Roma è stata tappezzata di foglietti ritraenti Hitler con i colori della squadra capitolina. Si contano anche bersagli singoli, come Emanuele Fiano, esponente de Pd, che nel 2002 era stato preso di mira da scritte antisemite apparse sui muri dell’università Sapienza.

 

Fonte dell’immagine: Giuliano Benvegnù