29 Ottobre 2025

Saluti romani in classe, gli studenti di una scuola romana sospesi e costretti a studiare democrazia

Hanno alzato il braccio per il saluto fascista e ora alzano la testa per festeggiare una (probabile) vittoria. Gli studenti dell’istituto Arangio Ruiz (Eur), che il 14 ottobre scorso, durante l’occupazione, hanno fatto i saluti romani e intonato “Duce, duce, duce”, saranno sospesi per cinque giorni con obbligo di frequenza. In più dovranno realizzare un elaborato di educazione civica, per approfondire i valori dell’antifascismo, sulla democrazia e sulla Costituzione. Così è stato deciso ieri, durante i consigli di classe che si sono riuniti per stabilire se e come sanzionare gli studenti – tutti del quinto anno – che nel video rimbalzato di chat in chat fanno il saluto romano e inneggiano a Benito Mussolini.
Saluti romani e cori per il “Duce” all’istituto Ruiz durante l’occupazione per Gaza

Di più. Dopo la fine dell’occupazione lampo, durata appena 24 ore, i giovani avevano formalizzato la propria candidatura per la rappresentanza studentesca, componendo una lista. Insegnanti e dirigente avevano cercato di farli desistere, suggerendo loro di ritirarsi proprio in virtù del video uscito, che li aveva fatti diventare “famosi” tra i corridoi della scuola per un comportamento tutt’altro che edificante. Lontano da quello che dovrebbe avere chi si propone come rappresentante di centinaia di studenti.
Tentativi inutili. E alle elezioni, secondo quanto trapela da fonti interne, la lista dei ragazzi del saluto romano ha collezionato «un numero altissimo di voti». Tali da portare all’elezione di un candidato, forse due: lo si scoprirà tra oggi e domani, quando in seguito allo spoglio saranno fatti tutti i conti del caso.
Infine il danneggiamento della scuola. A rendere l’atmosfera dell’istituto ancora più delicata è la frequenza con la quale avvengono atti vandalici. Una escalation che si è registrata proprio a partire dall’occupazione e che alcuni membri della comunità scolastica riconducono a esterni appartenenti a organizzazioni di estrema destra.
Nella notte tra il 16 e il 17 ottobre, per esempio, sono stati «danneggiati due vetri delle finestre nel corridoio al piano terra», si legge in una nota della preside Guglielmina Uliano, che continua a resistere alle devastazioni senza chiudere la scuola e garantendo quindi le ore di lezioni a tutti i suoi studenti. Una seconda incursione si è registrata nella notte tra il 19 e il 20 ottobre, che ha provocato «il danneggiamento della vetrata d’entrata, attraverso la quale individui non identificati sono entrati nell’atrio e nel corridoio del piano terra, lanciando un estintore per le scale che portano in palestra e danneggiando dei gradini».