26 Marzo 2024

Russia, il portavoce di Putin avvalora tesi antisemite

RUSSIA – Mosca accusa Kiev per attentato islamico. Insulti a Zelensky “l’ebreo”

L’attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca, in cui sono state uccise almeno 137 persone, è stato rivendicato dall’Isis a più riprese. Nonostante le diverse prove della matrice islamista, il Cremlino, dal presidente Vladimir Putin in giù, ha cercato di attribuire la responsabilità della strage all’Ucraina. All’indomani dell’attentato, parlando alla nazione, Putin non ha mai citato l’Isis, mentre ha lanciato diverse accuse a Kiev. «Secondo informazioni preliminari, la parte ucraina aveva preparato [per gli attentatori] una finestra per attraversare il confine», ha affermato Putin, parlando di una presunta complicità ucraina nell’aiutare i terroristi a fuggire. Complicità di cui non sono state portate prove. A rincarare la dose è stato in queste ore il portavoce di Putin, Dmitry Peskov. Un giornalista, nel corso di un briefing con la stampa, ha chiesto a Peskov: «Il Cremlino ritiene ancora plausibile che gli islamisti che hanno compiuto l’attacco terroristico possano essere in qualche modo legati alla leadership ucraina, considerando il fatto che è guidata da un ebreo?». Domanda a cui il portavoce di Putin ha replicato: «Beh, questa persona è un tipo specifico di ebreo: un ebreo che, per molti versi, mostra una simpatia, che gravita, verso lo spirito nazionalista che ha permeato il regime di Kiev. Questo è abbondantemente chiaro sulla base dei fatti e delle sue dichiarazioni». Ritorna così l’accusa a Volodymyr Zelensky di avere «simpatie” neonaziste. Una teoria su cui Mosca ha costruito parte della sua propaganda per giustificare l’invasione dell’Ucraina. «Putin e i suoi scagnozzi stanno solo cercando di incolpare qualcun altro… È già successo in passato. Ci sono state case saltate in aria, sparatorie, esplosioni, e loro danno sempre la colpa ad altri”, aveva commentato negli scorsi giorni Zelensky, prima ancora dell’uscita di Peshkov. «Sono venuti in Ucraina, stanno bruciando le nostre città e cercano anche di incolparci».

(Foto Shutterstock)