22 Ottobre 2016

Post razzisti su profilo Facebook di un consigliere del Comune di Scandicci

Fonte:

La Nazione edizione di Firenze

Autore:

Fabrizio Morviducci

Frasi razziste sui social network

Il Comune passa alle querele

Batistini prende le distanze ma bacchetta il sindaco

«WEBETI»: 26 denunciati dal sindaco. La vicenda, resa nota dall’amministrazione giorni addietro, diventa più corposa adesso con la delibera di giunta che dà il via libera all’azione legale. I post finiti nel mirino dell’amministrazione comunale, sono stati scritti da Leonardo Batistini (Lega) in merito alla presenza di rom nella biblioteca comunale, all’ospitalità offerta ad alcuni profughi in una struttura della Caritas a Scandicci e ad alcune manifestazioni di immigrati svoltesi in Toscana. A finire sotto la lente d’ingrandimento, i commenti dei cittadini. A leggerli nella delibera, si tratta di chiose sprezzanti, razziste, nostalgiche del nazismo. «Al gas tutti quanti sono lì in comune»; «…ci vorrebbe un bel campo di detenzione stile Guantanamo, per fargli passare la voglia. In confronto i campi di concentramento erano dei resort per le vacanze…!!!; «Bravo… alle docce!!!»; «Io sono sempre per un bel falò in comune chi c’è c’è». E ancora: «Io farei di meglio, li userei come cavie da laboratorio per testare i farmaci… perché testarli sugli animali? Se servono gli uomini testiamoli sugli uomini»; «Arrotateli»; «Ma un bel furgone e metti tutti sotto no?»; «Una bella schiacciasassi!!!!»; «Ruspa! ! ! !»; «Ma finitela colle proposte e iniziamo colle fucilate».

E’ A SEGUITO di questi e altri commenti (in tutto sono 26) che il sindaco ha ritenuto non fosse ammissibile la tolleranza. Così la giunta, ha autorizzato il primo cittadino a proporre denuncia-querela nei confronti degli autori dei commenti. Il mandato per il patrocinio legale è stato affidato all’avvocato del Comune. Batistini ha stigmatizzato le frasi offensive comparse nei commenti sulla sua pagina. «Condanno fermamente le frasi offensive di alcuni commenti apparsi nella mia pagina — ha detto — tuttavia credo che un sindaco dovrebbe pensare maggiormente ai problemi dei cittadini piuttosto che a controllare la mia pagina Facebook in cerca di commenti esasperati e deprecabili. Ad ogni modo mi auguro che il primo cittadino prenda le distanze dalle frasi offensive scritte da persone a lui vicine sui social network nei giorni scorsi. Frasi scritte da un suo parente che offendono la mia dignità e quella di tutti i cittadini che protestano contro il centro profughi di Casellina. Valuterò con i miei legali se sporgere denuncia contro chi mi offende personalmente, nel caso dovessi farlo ci tengo a precisare che utilizzerò il mio avvocato a differenza dell’amministrazione che ha utilizzato il legale del Comune».