15 Novembre 2018

Polemiche sulla nomina della nuova presidente Commissione diritti umani del Senato

Fonte:

La Repubblica

Autore:

Concetto Vecchio

L’anti-rom ai Diritti umani “Ma per i post ho chiesto scusa”

ROMA Stefania Pucciarelli, 51 anni, senatrice ligure della Lega, è la nuova presidente della Commissione diritti umani del Senato. Scelta dalla maggioranza M5s-Lega. Cinque giorni fa aveva rivendicato l’intervento nei campi rom: «Finalmente nel campo di via Gragnola, a Castelnuovo Magra, sono ritornate le ruspe». L’anno scorso fece rumore un suo like a un post in cui si invocavano i forni ai migranti al posto delle case popolari. Nel 2016 aveva festeggiato la festa della donna in Consiglio regionale a Genova col burqa. Ora è a capo di una commissione che nella scorsa legislatura, sotto la guida di Luigi Manconi, si era occupata di Cucchi, Aldrovandi, Regeni. L’opposizione grida alla provocazione. «Come invitare Hannibal Lecter a un convegno vegano», riassume il pensiero di molti Nicola Fratoianni, deputato di Liberi e Uguali. Il Pd aveva proposto per la carica Emma Bonino. La Lega inizialmente aveva indicato Simone Pillon, ma l’M5s si era opposto. «Frasi offensive, non tanto nei miei confronti, ma verso la Commissione», reagisce alle dieci di sera, Pucciarelli. «Frutto di cattiva informazione». È nella Lega da 25 anni, «ho passato i tempi belli e quelli brutti». Cominciamo dal post sui forni. È vero che è sotto inchiesta? «No. Tutto nasce da un pezzo che feci sugli alloggi popolari, e una persona che conosco bene, perché insieme facciamo volontariato, consegnando i pacchi alimentari a chi è in difficoltà, anche agli extracomunitari, scrisse quel commento. Io misi il like, ma era riferito unicamente alla persona; fummo querelati e io chiesi scusa; il giudice di La Spezia ha rinviato a giudizio l’autore del commento mentre io sono stata archiviata, poi l’associazione, che aveva fatto la denuncia, fece opposizione e per la seconda volta il giudice ha archiviato». Rifarebbe lo show col burqa in Consiglio a Genova? «Sì. Era un modo per dare voce agli invisibili. Noi siamo libere di festeggiare con le amiche, loro no. Loro sono prigioniere». Non vuol dire cosa farà dei dossier più spinosi, Regeni o Cucchi, preferisce rispondere «non avrò preclusioni, sono aperta a ogni sollecitazione, come del resto il mio ruolo istituzionale impone. Affronteremo subito il caso di Asia Bibi: basta persecuzioni contro i cristiani». Amnesty International giudica la nomina «del tutto inadeguata e inopportuna». Sergio Lo Giudice, responsabile diritti civili del Pd, ricorda che Pucciarelli ha «invitato “a prendere la mira” per uccidere i ladri in casa ed è contraria al riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt e a una legge contro la tortura. Affidare a un profilo simile la presidenza di quella delicata Commissione è stata peggio che affossarla».

 

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