7 Novembre 2017

Polemiche per una serie di incontri promossi da islamisti

Fonte:

Avvenire

Autore:

Pierfranco Redaelli

Incontro sulla sharia, polemiche a Sesto

L’evento al centro islamico scatena critiche  da Comune e Regione. Il Pd: non ad estremismi. Gli organizzatori: è argomento religioso

Il centro islamico di Sesto ha organizzato per queste quattro domeniche di novembre una serie di incontri sull’Islam in Italia. Domenica prossima, alle 10,30, nella moschea di via Luini, sugli “obiettivi della Sharia” interverrà Hamza Roberto Piccando, ex capo dell’Ucoii. Una scelta, questa di Piccando, che non è piaciuta al sindaco di Sesto Roberto Di Stefano che in un comunicato dice: «Leggo con sconcerto e preoccupazione che la moschea provvisoria di Sesto San Giovanni organizza per domenica prossima una conferenza evento, trasmessa anche online, sugli obiettivi della sharia. Ritengo grave che a Sesto si tengano eventi con questo tema e con questo relatore. Non è tollerabile che si discuta di sharia, soprattutto in questo momento storico con gravi attentati terroristici in tutto il mondo. Chiedo come sia possibile ritenere il centro islamico moderato nel momento in cui si portano avanti queste iniziative». Di Stefano ricorda che Piccardo è noto per alcune idee discutibili e integraliste: «Recentemente – aggiunge – Piccardo si è esposto dicendo che la poligamia è un diritto civile, propone più musulmani nelle istituzioni, l’8permille alla comunità islamica, le feste islamiche nel calendario e il menù halal nelle scuole». Dopo aver ribadito la scelta del centrodestra di dire no alla moschea di Sesto, non manca una stoccata al Pd, alla passata amministrazione di centrosinistra. Per Roberta Perego, ex assessore e attuale capogruppo del Pd, la comunità islamica è libera di organizzare le iniziative culturali. «Ha il dovere – aggiunge Perego – di vigilare però rispetto a chi pensa di introdurre estremismi in città». Intanto la polemica politica sconfina e arriva in regione. «Errare è umano, ma perseverare è diabolico – queste le parole dell’assessore regionale al Territorio, Viviana Beccalossi -. Bene ha fatto ancora una volta il sindaco Roberto Di Stefano a ribadire la sua posizione contro la costruzione di una grande moschea nella sua città. Se questi spazi servono per tenere conferenze sulla sharia, invitando personaggi che non hanno mai nascosto le proprie posizioni radicali è compito di chi amministra contrastarle in ogni modo». Don Roberto Davanzo, prevosto di Sesto, si sofferma sulla legittimità per la comunità islamica di organizzare incontri pubblici sull’islam: «Nello specifico – dichiara – questo evento non ci riguarda, non è destinato al mondo cattolico. Ci sono altri momenti nei quali il cammino delle chiese sestesi è comunitario». Si difende il centro culturale islamico spiegando che la Sharia è un «argomento prettamente religioso» e in questo senso rappresenta «la legge, come lo è la Torà per gli ebrei o il Vangelo per i cristiani».