17 Ottobre 2018

Polemiche per un tweet del nuovo presidente della Rai

Fonte:

La Repubblica

Autore:

Concetto Vecchio

Foa “celebra” la Shoah, sbaglia data e irrita i suoi fan

In un tweet da Tel Aviv postato lunedì («Domani parteciperò a Gerusalemme alle celebrazioni per il 65esimo anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma») il presidente della Rai Marcello Foa è riuscito a infilare due gaffe: gli anni dalla razzia nazista del 16 ottobre 1943 sono 75, e c’è poco da celebrare naturalmente, semmai da commemorare. Gliel’hanno fatto notare in tantissimi sul social, dove Foa ha 30mila follower. «Inadatto al ruolo che occupa», ha protestato la capogruppo pd in Commissione Esteri alla Camera Lia Quartapelle. «Ho sbagliato, per l’emozione di essere qui, una parola e una data», si è giustificato Foa ieri sera. Ma colpisce anche la reazione del suo seguito social, quello in teoria benevolente verso questo giornalista sovranista, filo Putin e con un figlio che lavora nello staff di Salvini, che l’ha imposto al vertice Rai. I suoi follower sono sommamente imbufaliti, ma non per l’infortunio su Twitter, bensì perché Foa è andato in Israele a perdere tempo “in tournee”, invece che restarsene a Roma a «rivoltare come un calzino» Viale Mazzini, ripulendolo «a fondo dalle zecche rosse». La Rai, è il coro, sarebbe ancora filo Pd. Scrivono: «Caccia la Botteri». «Basta Fazio». «Via Cottarelli». «Via la feccia dei sinistri». «Non ti abbiamo messo lì a fare cerimonie». Non mancano i tweet antisemiti: «Scusa Marcello, ma ci siamo un po’ stufati della storia degli ebrei, ogni volta che qualcuno acquisisce posizione, deve subito andare a baciare la pantofola degli ebrei e indossare la kippah…anche basta». Oppure: «Mandi affanculo i sionisti per me». E ancora: «Spero che quanto torni i tuoi abiti saranno ampiamente disinfettati». Un plotoncino di ultrà che si è fatto sentire tra i circa 400 che hanno lasciato un commento. Un utente ha sottolineato peraltro che Foa ritwittava in passato spesso e volentieri un autore che passa per antisemita, #coerenzaquestasconosciuta», l’hashtag usato per ricordarglielo. Proprio nelle stesse ore alla Camera, si presentava la prima proiezione del documentario sul 16 ottobre 1943, “La razzia”, di Ruggero Gabbai: la vicepresidente della Camera Mara Carfagna ha invitato a «non minimizzare l’antisemitismo», perché ciò «mette a repentaglio la democrazia e i diritti umani di ognuno». Mentre Foa ha poi partecipato alla cerimonia allo Yad Vahsem e ha elogiato il programma di Alberto Angela sulla Shoah. A Tel Aviv, invitato dall’Istituto italiano di cultura, ha tenuto una conferenza su «Manipolazione dei media e fakenews: la democrazia è in pericolo?», dove ha attaccato il Guardian che a sua volta lo aveva definito un «fake news journalist».