30 Aprile 2017

Organizzazione neonazista a La Spezia

Fonte:

Avvenire

Autore:

Dino Frambati

Sgominata cellula neonazista che organizzava ronde notturne per attaccare gli immigrati

Tre le misure restrittive adottate contro i membri del sodalizio criminale, che incendiava anche i cassonetti per abiti usati della Caritas

I carabinieri hanno scoperto e sgominato a La Spezia una pericolosa cellula neonazista. Gli uomini dell’Arma ritengono abbia effettuato azioni che vanno dal disegnare svastiche e simboli nazisti sui muri fino ad incendiare cassonetti della Caritas dove si raccolgono abiti per poveri e stranieri. L’organizzazione avrebbe però anche eseguito alcuni raid “punitivi” contro migranti. I militari hanno infatti sequestrato armi bianche e materiale informatico che, secondo gli investigatori, inchioderebbe il gruppo a precise responsabilità. Tre le misure restrittive adottate contro altrettanti membri, tutti italiani, del gruppo, ai quali è stato imposto obbligo di dimora nel comune di residenza ma anche divieto di uscire di casa nelle ore serali. L’operazione dei carabinieri, denominata “Aurora”, è iniziata circa un anno fa, quando al procuratore capo spezzino Antonio Patrono sono arrivate denunce per svastiche e simboli analoghi tracciati in muri attigui ad una sede del Pd. Il gruppo si era denominato “Autonomi NS La Spezia” e l’accusa mossa nei confronti degli indagati è quella di «associazione finalizzata all’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali» ma anche, a vario titolo, danneggiamento eseguito da incendio aggravati. Per l’accusa alcuni elementi del gruppo avrebbero organizzato ronde notturne allo scopo di aggredire cittadini stranieri non europei ed avrebbero imbrattato targhe che commemoravano la Resistenza. Come base i componenti del gruppo si sarebbero avvalsi di una roulotte parcheggiata in zona boschiva, dentro alla quale i militari hanno rinvenuto documenti con istruzioni per l’uso per creare ordigni tanto rudimentali quanto pericolosi.