21 Ottobre 2021

Napoli, uno dei neonazisti indagati dalla procura ha seguito corsi di addestramento militare in Polonia e Ucraina

Fonte:

Corriere del Mezzogiorno Campania, Il Mattino, Repubblica

Cene da Hitler e corsi da Rambo vita da neonazisti di periferia

L’inchiesta della Procura sul gruppo suprematista: festa con saluto romano. Un ventenne di Marigliano e il presidente dell’Ordine di Hagal si addestrarono in Polonia all’uso di armi

Una cena fra amici per festeggiare una ricorrenza molto particolare: l’anniversario della nascita di Adolf Hitler. Teneva molto a questo appuntamento, Maurizio Ammendola, il 42enne di Maddaloni che la Procura colloca al centro dell’inchiesta su un’organizzazione terroristica di stampo neonazista e suprematista costituita all’ombra dell’associazione “Ordine di Hagal” di cui l’uomo è presidente. Una foto estratta dal cellulare di un altro indagato, il ventiquattrenne di Marigliano Gianpiero Testa, perquisito nel maggio scorso, ritrae Ammendola mentre fa il saluto nazista in occasione della “conviviale” organizzata il 20 aprile 2017, giorno del 128esimo compleanno di Hitler. Anche quest’anno, emerge dalle intercettazioni, il presidente di “Ordine di Hagal”, che si guadagna da vivere occupandosi di controlli di sicurezza di apparecchiature meccaniche, meditava di celebrare l’appuntamento insieme ad «altri nazionalsocialisti».

Dopo le 26 perquisizioni eseguite dalla Digos martedì mattina, i pm Antonello Ardituro e Claudio Onorati, titolari dell’indagine con il procuratore Giovanni Melillo, lavorano per trovare riscontri all’ipotesi investigativa. I neonazisti di periferia avevano anche la passione per i combattimenti. I magistrati stanno approfondendo i rapporti intrecciati da Ammendola e Testa con ambienti dell’estrema destra ucraina. I due risultano aver seguito corsi di addestramento nell’uso di armi da fuoco conseguendo addirittura un diploma rilasciato in Polonia da un istituto specializzato. Testa (che non figura fra i destinatari delle perquisizioni di martedì) viene indicato dagli investigatori della Digos come ex militante di Forza Nuova che si è avvicinato pericolosamente ai gruppi nazionalisti ucraini di ispirazione neonazista: come il battaglione Azov, una formazione paramilitare per la quale 40 deputati del Congresso degli Stati Uniti hanno chiesto al Dipartimento di Stato l’inserimento nell’elenco delle organizzazioni terroristiche straniere a causa delle sue posizioni dichiaratamente suprematiste e antisemite; oppure come la “Misanthropic Division”, che nel suo regolamento si definisce come una fratellanza «in esclusiva per uomini europei ed eurodescendenti». Testa è stato in Ucraina ed è molto attivo non solo sui social tradizionali ma anche sulla piattaforma russa VKontakt dove, nella ricostruzione degli investigatori, posta foto in abbigliamento mimetico e simboli nazisti. I magistrati ora dovranno accertare se, accanto alle farneticazioni dialettiche ed ideologiche, sia stata messa in piedi un’organizzazione terroristica di matrice neonazista. Testa e Ammendola avevano pensato di organizzare nei boschi della provincia di Caserta un corso di sopravvivenza avvalendosi della consulenza di due fucilieri della Marina (non indagati, ma perquisiti due giorni or sono) che figurano come istruttori di una società specializzata con sede in provincia di Napoli. Perché? Solo per coltivare la passione per le armi da fuoco oppure per addestrarsi in vista di altri obiettivi? Sono alcuni degli interrogativi che l’inchiesta dovrà provare a sciogliere. Per capire quali fossero le reali intenzioni dei neonazisti di periferia, pronti a giocare alla guerra come Rambo. (napoli.repubblica.it)

Photo Credits. La Repubblica