27 Luglio 2018

Monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro il clima di odio

Fonte:

La Stampa

“L’Italia non diventi un Far West”

Argine di Mattarella contro l’odio

Preoccupazione del Capo dello Stato: “Le istituzioni fermino il contagio”

ROMA Questo clima così rissoso, incattivito, cupo, non gli piace, e non ha paura di dirlo. Sergio Mattarella sogna infatti un «Paese ordinato, bene amministrato, coeso». Ma tutto sembra andare in altra direzione. E allora il Capo dello Stato ricorre ad Alessandro Manzoni, a una citazione letteraria per richiamare un senso di civiltà che sta venendo meno. «L’Italia – dice – non può diventare, non diverrà, preda di quel che Manzoni descrive, con efficacia, nel trentaduesimo capitolo dei Promessi Sposi, a proposito degli untori e della peste: “Il buon senso c’era, ma se ne stava nascosto per paura del senso comune”». Il messaggio è chiarissimo: gli uomini di buona volontà non abbiano paura di andare contro il senso comune se questo va in collisione con la civiltà come accadde ad esempio in quell’impazzita Milano che nel Seicento diede agli untori la colpa della peste. Tutto nasce da un incontro tra il Capo dello Stato e i giornalisti parlamentari. II discorso prende le mosse dal dilagare di Internet, altro luogo di impazzimento. «Siamo tutti consapevoli – ha affermato Mattarella – che vi sono usi distorti, talvolta allarmanti, del web. Vi appaiono segni astiosi, toni da rissa, che rischiano di seminare, nella società, i bacilli della divisione, del pregiudizio, della partigianeria, dell’ostilità preconcetta». Il guaio è che non si vedono all’opera gli anticorpi. Anzi. E allora«sta a chi opera nelle istituzioni politiche, ma anche a chi opera nel giornalismo, non farsi contagiare da questo virus. Vi è il dovere di governare il linguaggio. Con il coraggio, se necessario, di contraddire opinioni diffuse». Mattarella ha già dimostrato di non avere paura. E si vede. Il dibattito sulla legittima difesa, ad esempio, non lo convince. Di qui un sonoro altolà sui rischi: «L’Italia non può assomigliare al Far West, dove un tale compra un fucile e spara dal balcone colpendo una bambina di un anno, rovinandone la salute e il futuro. Questa è barbarie e deve suscitare indignazione». Il Quirinale è preoccupato anche dalla rinascita dei confini. Cita il Brennero, un valico aperto che «improvvide iniziative, paradossalmente a un secolo dalla fine della prima guerra mondiale, rischiano di contraddire». Oppure la guerra dei dazi. «Le guerre commerciali, nel corso del tempo, hanno spesso condotto ad altro genere di guerre». Così va il mondo. E lui, semplicemente, non ci sta. «Si tratta, in definitiva, di contrastare tendenze alla regressione della storia». FR.GR.