26 Novembre 2015

L’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia inserisce un politico italiano controverso come relatore per un corso di formazione sul Medio Oriente

Fonte:

Il Foglio

Lezioni grilline di guerriglia anti Israele

Di Stefano in cattedra, garantisce l’Ordine dei giornalisti friulano

In questa situazione di tensione globale, di guerra mondiale a pezzi e di terrorismo dilagante è facile per i giornalisti perdere la bussola. Per fortuna c’è l’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia che attraverso i corsi di formazione tiene i giornalisti aggiornati. Una tappa fondamentale per la formazione sui temi del terrorismo e della politica internazionale è l’incontro “Gaza – testimonianze oltre il muro”, che si terrà nella manifestazione “Cormònslibri” in provincia di Gorizia. Il corso, che per i giornalisti vale 3 crediti formativi, avrà un relatore d’eccezione: il grillino Manlio Di Stefano. Di Stefano è di fatto il viceministro degli Esteri del M5s (il ministro è sempre Alessandro Di Battista, che vuole “elevare a interlocutore” l’Isis), anche se in quanto a preparazione non è secondo a nessuno. Di Stefano afferma che “il terrorismo islamico non esiste”, il che non vuol dire che non esista il terrorismo nel mondo islamico, ma che esistono dei terroristi che dicono di essere islamici pur non essendolo. “Con questo voglio dire che non esista una guerra di religioni in corso? – scrive Di Stefano – No! Non sto dicendo questo e penso che esista da 2.000 anni”. In pratica questa guerra l’ha dichiarata Gesù Cristo. In ogni caso “fenomeni radicali come l’Isis sono da approfondire con calma e rispetto”, ha detto in un’intervista alla Stampa, ed è inutile parlare di interventi militari solo perché c’è un massacro, perché “anche in Palestina muoiono. Hanno fatto qualcosa gli Stati Uniti?”. E arriviamo alla Palestina, che è il tema su cui formerà i giornalisti per conto dell’Ordine, dove secondo il grillino Israele agisce come l’Isis: “C’è la volontà da parte del governo israeliano di annientare un gruppo nazionale, razziale e religioso attraverso un attacco militare – ha dichiarato in Parlamento – Si tratta di genocidio, un genocidio programmato dal ’48”. Ovviamente Di Stefano è anche favorevole alla marchiatura e al boicottaggio dei prodotti israeliani. Una posizione che poggia sulla convinzione che il binomio “ebrei-Israele mira a proteggere le bestialità dello stato d’Israele contro il popolo palestinese nascondendole sotto l’ombrello della protezione degli ebrei nel mondo”. I giornalisti possono affidarsi al grillino Di Stefano per mettere ordine sul medio oriente. Con l’approvazione dell’Ordine, naturalmente.