10 Dicembre 2020

La Regione Valle d’Aosta si è costituita parte civile nel processo a carico di un ispettore del Casinò di Saint-Vincent, accusato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale

Fonte:

Moked.it

Processo per discriminazione razziale, Regione Valle d’Aosta parte civile

La Regione Valle d’Aosta ha deciso di costituirsi parte civile nel processo a carico di Fabrizio Fournier, ispettore del Casinò di Saint-Vincent, accusato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. L’uomo aveva fatto installare su due cancelli di accesso alla propria abitazione un’aquila nazista e dei triangoli che richiamavano quelli presenti sulle divise dei prigionieri nei campi di concentramento. Inoltre, secondo quanto emerso dall’inchiesta della procura di Aosta, aveva pubblicato sui social network diversi post e messaggi a contenuto negazionista e filofascista. Le indagini della Digos della questura di Aosta, coordinate dal pm Francesco Pizzato, risalgono al 2018 e nel 2019 anche la Comunità ebraica di Torino aveva sporto querela contro l’imputato. “Quello che aveva colpito molto la comunità, oltre all’aquila che è il simbolo del Terzo Reich, erano i due triangoli. Perché richiamano quelli che i nazisti mettevano sulle divise che davano ai prigionieri dei campi di concentramento. Quindi l’accostamento dell’aquila al triangolo ha determinato la Comunità a presentare questo esposto all’autorità giudiziaria”, spiegava l’avvocato Tommaso Levi, dopo aver presentato un esposto in procura ad Aosta per conto della Comunità torinese.