26 Novembre 2013

Kostoris definito “l’ebreo” in aula dal collega: un esposto

Fonte:

Il Piccolo - http://ilpiccolo.gelocal.it/

Autore:

Corrado Barbacini

Kostoris definito “l’ebreo” in aula dal collega: un esposto

Iniziato il processo a carico del leghista Polidori per istigazione all’odio razziale. Il suo avvocato Giuseppe Turco ripreso anche dal giudice Nicoli

«L’ebreo non ha firmato la querela». «L’ebreo dice nella querela che è orgoglioso di essere ebreo».

Frasi come queste – che sembrano prese pari pari da un verbale di un processo celebrato durante il nazismo – sono invece state pronunciate con tono ironico e dispregiativo ieri mattina in un’aula del tribunale.

Le ha dette – di fronte agli sguardi stupiti ed esterrefatti del giudice Giorgio Nicoli, del cancelliere e degli altri legali presenti – l’avvocato Giuseppe Turco, difensore di Paolo Polidori, capogruppo della Lega Nord in Provincia accusato di aver violato la Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. Praticamente istigazione all’odio razziale. Il nome di Polidori era finito nella primavera dello scorso anno in un esposto denuncia firmato dall’avvocato Alberto Kostoris legale della comunità ebraica.

Nello scorso settembre è stato rinviato a giudizio su richiesta del pm Antonio Miggiani e ieri – dopo vari spostamenti dell’udienza – si è presentato accompagnato dall’avvocato Turco e da un gruppo di aficionados che si sono seduti in silenzio in fondo all’aula.

La questione – oggettivamente speciosa riguardo la firma in calce alla denuncia in quanto il reato di istigazione all’odio razziale è perseguibile d’ufficio – è stata sollevata in apertura. Lo stesso giudice Nicoli ha più volte invitato l’avvocato Turco a usare un linguaggio più consono al Tribunale. Ma – evidentemente – non c’è stato nulla da fare. Addirittura Turco ha replicato che non ci trova nulla di strano: «C’è chi è ebreo e chi è slovacco…». E poi ha parlato di «Ebreo qurelante».

Su questo episodio l’avvocato Maria Genovese a nome di Kostoris ha annunciato di voler presentare un esposto in quanto il modo usato dall’avvocato Turco è apparso non solo oltraggioso ma soprattutto vicino al concetto di istigazione all’odio razziale. L’udienza è stata aggiornata al 3 febbraio del prossimo anno.

La vicenda giudiziaria si è innescata da un’affermazione pubblica di Polidori. Il 15 aprile del 2012 l’esponente del Carroccio aveva partecipato all’hotel Excelsior al congresso del partito che fu di Umberto Bossi. In quella occasione aveva affermato che «il presidente del Consiglio Mario Monti e il governo in carica sono espressioni del potere giudaico-massone». Il 17 aprile, dopo che la notizia della singolare affermazione era stata pubblicata sul Piccolo, Paolo Polidori – si legge nella denuncia dell’avvocato Kostoris, «anziché scusarsi per le proprie asserzioni replicava alle critiche della Comunità ebraica e ribadiva consapevolmente che il potere finanziario mondiale è in mano a un sistema giudaico-massone».

Nell’occasione Polidori aveva rincarato la dose sostenendo che «sia il presidente del Consiglio italiano, sia quello greco, sono uomini di Goldman-Sachs, una banca – sempre secondo il pensiero dell’esponente leghista – di proprietà ebraica». Secondo Polidori questa banca mira a togliere progressivamente la sovranità ai singoli governi nazionali e «persegue l’obiettivo di creare un nuovo ordine mondiale».