21 Novembre 2023

Italia: Dati ufficiali sui crimini d’odio registrati nel 2022

Fonte:

OSCE-ODIHR

Autore:

OSCE-ODIHR

Informazioni sui dati del 2022

I dati registrati dalla polizia si riferiscono al numero di presunti reati penali, con un singolo incidente che potrebbe coinvolgere più reati e un reato che potrebbe coinvolgere più di un autore. I dati includono sia i reati sostanziali che i reati aggravati da un aumento generale della pena. I numeri riportati includono alcuni casi di incitamento all’odio e alla discriminazione. Altri 100 reati di incitamento all’odio commessi online e gestiti dal Servizio di polizia postale e delle comunicazioni non sono stati inclusi in questa cifra.

Crimini d’odio registrati dalla polizia

I dati della polizia includono informazioni tratte dal database della polizia (SDI) e informazioni raccolte dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti di discriminazione (OSCAD). La ripartizione che segue è composta da: (i) dati SDI che coprono le seguenti motivazioni di pregiudizio: “razza”/colore della pelle; etnia; nazionalità; lingua; antisemitismo; pregiudizio nei confronti di rom e sinti; pregiudizio nei confronti di musulmani; pregiudizio nei confronti di membri di altre religioni; e (ii) dati OSCAD sui crimini d’odio motivati da pregiudizio nei confronti di “orientamento sessuale e identità transgender” e pregiudizio nei confronti della disabilità.

Sviluppi nazionali

Nel 2022, l’OSCAD ha collaborato con l’UNAR per l’organizzazione di una conferenza di formazione sul tema “L’odio online: caratteristiche e strumenti di risposta”, tenutasi a Milano nell’ambito di un progetto europeo per affrontare il discorso dell’odio online.

OSCAD ha inoltre sostenuto, su richiesta della Fondazione Alexander Langer Stiftung, il “Corso di formazione con il personale delle forze di polizia operanti sul territorio della Provincia Autonoma di Bolzano”, finalizzato ad accrescere le capacità degli agenti di rispondere ai crimini d’odio nell’ambito del progetto “INGRID – INtersecting GRounds of Discrimination in Italy”.

L’OSCAD ha partecipato al progetto Stand Up for Victims rights, volto a sensibilizzare avvocati, forze dell’ordine e altri professionisti che potrebbero entrare in contatto con le vittime e a facilitare la denuncia dei crimini d’odio.

L’OSCAD ha contribuito a un’attività di formazione nell’ambito del “Corso di diritto antidiscriminatorio sull’origine razziale, l’origine etnica, l’orientamento sessuale e l’identità di genere” organizzato dal Consiglio Nazionale Forense in collaborazione con diversi partner, tra cui l’UNAR e la Rete Lenford.

L’OSCAD ha inoltre aderito alla serie di workshop e al progetto “TRUST – Tackling Under-Reporting and Under-Recording of Hate Speech and Hate Crimes Against Muslim Women”, finanziato dall’Unione Europea e coordinato da Agenfor, con la partecipazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Trento e del Ministero della Difesa (Carabinieri).

L’OSCAD ha aderito al progetto europeo F.A.D.E (Fight Against Antisemitism through training and awareness raising activities), il cui obiettivo principale è migliorare la capacità delle autorità pubbliche di identificare, perseguire e condannare in modo tempestivo ed efficace gli episodi di discriminazione e odio antisemita. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) e Reflect – la Research Evaluation Training Technical Assistance S.R.L.

Per tutto il 2022, OSCAD ha continuato a sostenere il progetto SUPER (SUPporting Every day fight against Racism). Il progetto ha coinvolto operatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri in attività di formazione.

OSCAD ha inoltre partecipato a iniziative di sensibilizzazione attraverso una serie di eventi sulle “Vittime dell’odio”, tenutisi in diverse città italiane, tra cui Milano e San Marino nel 2022.

Nel 2022, l’OSCAD ha stipulato un accordo con l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (ONMS) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per affrontare il tema della discriminazione razziale negli eventi sportivi. Ha inoltre avviato una collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni per sensibilizzare sulle diverse forme di violenza motivate da pregiudizi.

Nel 2022, l’OSCAD ha pubblicato una relazione sulla “Violenza contro le donne con disabilità”, che presenta i dati raccolti dall’Osservatorio, i principali indicatori di violenza e i pregiudizi più diffusi nei confronti delle donne con disabilità.

Nel 2022 si sono verificati diversi casi di crimini d’odio degni di nota. A Grosseto, un ragazzo con malattia oncologica che frequentava corsi online è stato ripetutamente insultato con commenti razzisti dai suoi compagni di classe. Le molestie sono state denunciate alla Polizia Postale e delle Comunicazioni. A Firenze, una donna di origine marocchina incinta e con un bambino è stata aggredita in treno da una persona che ha cercato di strapparle il velo. L’autore dell’aggressione è stato identificato e denunciato per i reati di violenza privata e lesioni personali aggravate dalla discriminazione razziale, dalla presenza di un minore e dallo stato di gravidanza della vittima. A Terracina, un uomo è stato insultato, minacciato e aggredito con un corpo contundente da un gruppo di quattro autori a causa del suo orientamento sessuale. Gli autori sono stati identificati e denunciati per lesioni aggravate. Inoltre, è stato emesso un provvedimento amministrativo del Questore che vieta loro l’accesso a qualsiasi tipo di struttura ricettiva della città. Ad Albino, una giovane donna italiana di origine senegalese, mentre si trovava in un bar con un conoscente, è stata oggetto di insulti razzisti da parte di un uomo a causa del colore della pelle e poi aggredita fisicamente.

OSSERVAZIONE CHIAVE

L’ODIHR riconosce gli sforzi compiuti dall’Italia per sensibilizzare le forze dell’ordine sui crimini d’odio, soprattutto nei confronti di gruppi non esplicitamente contemplati dall’attuale legislazione penale. L’ODIHR riconosce anche gli sforzi dell’Italia per presentare i dati registrati dalla polizia sui crimini d’odio. Tuttavia, sulla base delle informazioni disponibili, osserva che dal 2018 l’Italia non ha riportato i dati sui crimini d’odio registrati dalla procura e dalla magistratura. Inoltre, l’ODIHR osserva che l’Italia trarrebbe beneficio dalla revisione del quadro giuridico esistente, al fine di garantire che le motivazioni di pregiudizio possano essere effettivamente riconosciute e che possano essere inflitte sanzioni adeguate agli autori dei reati.

L’ODIHR ricorda che nella Decisione 9/09 del Consiglio ministeriale, gli Stati partecipanti dell’OSCE si sono impegnati a raccogliere dati e statistiche affidabili e sufficientemente dettagliate sui crimini d’odio e a riferire periodicamente tali crimini all’ODIHR. Gli Stati partecipanti si sono inoltre impegnati a emanare una legislazione specifica e mirata per combattere i crimini d’odio, prevedendo sanzioni efficaci che tengano conto della gravità di tali crimini. L’ODIHR è pronto a sostenere l’Italia nell’adempimento dei suoi impegni attraverso la fornitura di risorse complete e di assistenza personalizzata nell’ambito della registrazione dei crimini d’odio e della raccolta dei dati, nonché fornendo ulteriori risorse e consulenza legislativa personalizzata.