11 Giugno 2017

In un piccolo paese in provincia di Mantova alle elezioni per il nuovo sindaco si presenta il partito neofascista “Fasci Italiani del Lavoro”

Fonte:

http://milano.repubblica.it

Autore:

Paolo Berizzi

Elezioni, fascio littorio nel simbolo di una lista in provincia di Mantova: “Ma è vietato dalla Costituzione”

Nel comune di Sermide e Felonica si presenta la lista ‘Fasci italiani del lavoro’: sulle pagine Facebook dei candidati citazioni di Mussolini. Insorgono Anpi e Osservatorio sulle nuove destre: “Come è possibile che la lista sia stata ammessa?”

Lo slogan è “il futuro è tornato”. Ma, giochi di parole a parte, l’unica cosa che ritorna è il passato. Un passato vietato dalla Costituzione e da due leggi del nostro ordinamento (Scelba e Mancino). La lista si chiama ‘Fasci Italiani del Lavoro’ e ha come simbolo il fascio littorio. Sembra incredibile nel 2017: eppure è tra le liste in corsa alle elezioni amministrative a Sermide e Felonica, comune di 6.400 abitanti in provincia di Mantova. La candidata sindaco dei Fasci Italiani del Lavoro? Si chiama Fiamma Negrini (si, c’è anche la fiamma…), ragioniera di 20 anni.

Ma prima di interrogarsi sul profilo del candidato, conviene dare un’occhiata al sito e alla pagina Facebook dei ‘Fasci’. Fioccano le citazioni di Benito Mussolini per spiegare il programma della lista: “Il Fascismo stabilisce l’uguaglianza verace e profonda di tutti gli individui di fronte al Lavoro e di fronte alla Nazione. La differenza è soltanto nella scala e nell’ampiezza delle singole responsabilità… Noi siamo la generazione dei costruttori che, col Lavoro e con la disciplina, col braccio e con l’intelletto, vogliono raggiungere il punto estremo, la meta agognata della grandezza della Nazione di domani, la quale sarà la nazione di tutti i produttori e non dei parassiti.”

Ora: a proposito di nazione. Lo Stato italiano, a partire dalla Costituzione, vieta (o dovrebbe vietare) l’esibizione di tutti quei simboli che richiamano il fascismo e il nazifascismo: e il fascio littorio è (o dovrebbe essere) tra questi. Com’è possibile che sia stato ammessa alle elezioni amministrative 2017 una lista che ha come simbolo il fascio littorio? Il richiamo dei ‘Fasci italiani del Lavoro’ è poi ai Fasci italiani di combattimento, il nome del movimento politico fondato a Milano da Benito Mussolini il 23 marzo 1919, erede diretto del Fascio d’azione rivoluzionaria del 1914. Il 10 novembre 1921 i Fasci italiani di combattimento si trasformarono in Partito Nazionale Fascista.

Tutti riferimenti ben presenti nelle pagine dei candidati della lista di Sermide e Felonica. Soprattutto in quella di Claudio Negrini, capolista nonché padre della candidata sindaca. Del resto Negrini, sul suo profilo Facebook, ha come foto profilo proprio la scritta ‘Boia chi molla’.

“Chiediamo al Ministero dell’Interno di fare chiarezza sull’imbarazzante vicenda di Mantova – incalzano dall’Osservatorio sulle nuove destre -. Il messaggio che passa è che, nel 2017, in Italia, il partito fascista può tranquillamente presentarsi alle elezioni. Il che è assurdo e sconvolgente”.  E Roberto Cenati dell’Anpi Milano attacca: “E’ veramente sconcertante che un partito apertamente fascista sia stato ammesso alle elezioni in aperta violazione della nostra Costituzione, il ministro dell’Interno riferisca su questa vicenda”.