11 Agosto 2017

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala critica la decisione della Procura di archiviare i saluti romani dei militanti di estrema destra al cimitero Maggiore del capoluogo lombardo

Fonte:

il Giorno edizione di Milano

Autore:

Stefania Consenti

Sala: l’archiviazione dei saluti romani segno terribile e difficile da spiegare

Il sindaco si schiera con Anpi, critico sulla richiesta della Procura

L’ARCHIVIAZIONE chiesta dalla Procura di Milano per i saluti romani al Campo dieci del Cimitero maggiore nel blitz del 29 aprile scorso? «Anche per me è stata una grande sorpresa, obiettivamente è stato un segno terribile per la nostra città».

IL SINDACO Beppe Sala, non usa giri di parole e si allinea al cento per cento con l’Anpi «pur nel rispetto di quello che dice la magistratura. L’occasione è data dalla commemorazione dell’eccidio nazifascista del 1944 dei 15 martiri in piazzale Loreto che ha richiamato circa 300 milanesi. «Rispetto le altre istituzioni ma mi sembra una cosa difficile da capire e da spiegare alle persone per bene come queste che sono intorno a noi. Come facciamo a spiegare loro perché non si perseguono persone che con questa sfrontatezza manifestano una ideologia che il Paese ha condannato?». Dichiarazioni forti che scatenano subito la reazione di Lealtà e azione. Con un post su Fb: «Per il sindaco Sala la magistratura si rispetta solo quando sentenzia come lui desidera. Caro sindaco la lasciamo riposare qualche giorno; ci rivediamo a settembre sempre in prima fila, sempre con il nostro inguaribile sorriso». La Procura aveva identificato 70 persone e iscritto nel registro degli indagati dieci. Poi la richiesta di archiviazione. Motivo in sintesi: la manifestazione non autorizzata non puntava a fare «propaganda» per il partito fascista ma era solamente commemorativa, non c’è stata sfilata pubblica e si è svolta all’interno del cimitero. Ma il sindaco tira dritto e «la linea» dell’amministrazione è chiara: «Siamo in una piazza che non è una piazza qualunque» a dire «che l’antifascismo non è un valore secondario o rinunciabile, ma è un valore anche superiore a molti altri. E noi ci saremo sempre per difenderlo, ci saremo sempre per manifestarlo, ci saremo in tutti i momenti simbolici, così che sia ben chiaro a tutti coloro che cercano e cercheranno di minare questi valori che noi li difenderemo sempre, come Istituzioni e come semplici cittadini».

VA ALL’ATTACCO il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi: «E incredibile l’ipocrisia del sindaco Giuseppe Sala che tre settimane fa non ha battuto ciglio davanti all’immediata scarcerazione, dopo un solo giorno, decisa dal Tribunale di Milano, di un clandestino gambiano che ha accoltellato un poliziotto in stazione Centrale, e ora definisce un segno veramente terribile per la nostra città” la richiesta di archiviazione, decisa sempre dal Tribunale di Milano, per la vicenda dei saluti romani al campo X del cimitero Monumentale». Il consigliere regionale Enrico Brambilla (Pd) che ieri ha partecipato alla commemorazione in rappresentanza della Regione Lombardia ha puntualizzato che «è nel rispetto dei tanti che hanno perso la vita per difendere la nostra libertà che la legge sull’apologia di fascismo deve essere oggi rispettata e fatta rispettare da tutti, istituzioni e forze dell’ordine». Il blitz La Procura ha chiesto l’ archiviazione per dieci militanti di destra che hanno partecipato al blitz del 29 aprile al campo X del cimitero Maggiore Le motivazioni Secondo i magistrati l’iniziativa non puntava a fare propaganda per il partito fascista ma era solamente commemorativa senza corteo in città.