Fonte:
Shalom.it , www.mosaico-cem.it
Autore:
Luca Spizzichino, Redazione CEM
Il presidente CER Victor Fadlun contro la mozione di PD, M5S e AVS: “Un atto di propaganda ideologica”
“Invito i presentatori della mozione sul riconoscimento dello Stato di Palestina a presentarne un’altra, che sostiene il governo italiano nel suo impegno per la liberazione di 59 rapiti, vivi e morti, sicuramente innocenti, che il sedicente governo palestinese di Hamas a Gaza detiene dal 7 ottobre 2023, sottoponendoli a torture inenarrabili solo in quanto ebrei e israeliani”. È quanto ha dichiarato Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, in merito alla mozione presentata ieri in Parlamento da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra.
“Un atto di propaganda ideologica — ha continuato Fadlun — concepita senza neppure interrogarsi su chi dovrebbe rappresentare il sedicente governo della Palestina: forse Hamas, organizzazione terroristica che ha appena respinto l’ennesima proposta di tregua? Un testo nel quale scompare il 7 ottobre, un pogrom che ha causato 1.200 morti e 250 rapiti, e che ci riporta a tempi oscuri che credevamo superati. Un testo che tradisce i valori più profondi della nostra civiltà”.
La mozione in questione chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina, la condanna dello “sterminio” a Gaza, l’imposizione di sanzioni al governo israeliano e il sostegno al mandato di arresto internazionale nei confronti del premier Benjamin Netanyahu. Un documento, secondo Fadlun, “interamente costruito per accusare Israele, l’unico vero baluardo occidentale in Medio Oriente. Una narrazione selettiva, comoda, strumentale. Una prova di disprezzo per la realtà dei fatti e per i valori fondanti dell’Europa democratica”. Shalom, di Luca Spizzichino
Il “campo largo” si unisce solo contro Israele. Un comunicato della CEM
Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano sulla mozione presentata da Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni, ha dichiarato: «Un festival dell’ipocrisia e dell’odio. Leggo con stupore la mozione di quattro importanti leader politici italiani e mi domando: ma dove vivono? Sono mai stati in Israele? Hanno mai parlato con i loro colleghi della sinistra israeliana? Le loro proposte sono lunari, non hanno alcuna attinenza con la realtà sul campo.
Già dire di volere “riconoscere la Palestina quale Stato democratico” dimostra cecità e spietatezza verso i palestinesi dissidenti uccisi o incarcerati da Hamas. Dimenticano le milizie jihadiste armate che continuano a fare attentati contro i civili israeliani. Dimenticano l’incitamento all’odio antiebraico dalle tv e dalle moschee palestinesi. Per loro solo Israele (fino a prova contraria, vittima della jihad islamista) è da condannare. Quella mozione antiebraica rappresenta un vero e proprio festival dell’ipocrisia e dell’odio jihadista contro Israele e gli ebrei».
Anche Daniele Nahum, consigliere comunale di Milano, uscito lo scorso anno dal PD per le posizioni ambigue sul sostegno alle campagne propal, ha scritto sul suo profilo FB: “La mozione sulla Palestina presentata da PD, AVS e M5S non menziona neanche per sbaglio la smilitarizzazione di Hamas e il fatto che l’organizzazione terroristica debba essere espulsa e non debba fare parte del governo di quel territorio. Oltre al passaggio obbligato sugli ostaggi, si sono ‘dimenticati’ quel piccolo problema che l’obiettivo di Hamas è cancellare Israele. Detto questo, si deve arrivare a una soluzione negoziale e il punto della ricostruzione di Gaza con un impegno dei paesi arabi e della comunità internazionale è necessario. Il rilancio di tutto questo, però, avverrà solo ed esclusivamente con l’esclusione di Hamas. Farlo capire al campo largo è un’impresa difficile”.
Ma cosa è scritto nella Mozione? Qui il testo integrale (link)
Si parla di riconoscere “la Palestina come stato democratico”: ma è noto a tutti che non si tengono elezioni né in Cisgiordania né a Gaza dal 2006. E questo perché a Gaza, dopo la vittoria di Hamas, la minoranza di Fatah è stata letteralmente defenestrata dai terroristi islamisti, con oltre 300 morti, e ogni dissidenza è stata soffocata nel sangue. Mentre in Cisgiordania Abu Mazen mantiene il potere senza elezioni perché sa benissimo che le vincerebbe Hamas, con le stesse conseguenze che si sono verificate a Gaza. Quale “Stato democratico di Palestina” vuole quindi riconoscere la Mozione?
Tra le altre cose, si chiede la sospensione della vendita di armi a Israele (cosa peraltro già in atto). Non si chiede all’Iran di smettere di armare Hamas, Hetzbollah o gli Houti. Un Israele disarmato sarebbe cancellato in un secondo dai suoi nemici (che dovrebbero essere anche i nemici dell’Occidente); ma questo non sembra preoccupare affatto Schlein e soci.
Si chiede anche la cessazione degli accordi UE – Israele, di fatto un isolamento politico che non si capisce come possa contribuire alla “pace”, mentre nulla di concreto viene chiesto ai palestinesi.
Insomma, una mozione che dimostra una totale inconsapevolezza della realtà fattuale del Medio Oriente e del conflitto decennale, che ha visto Israele sempre attaccato dai suoi nemici, dal 1948 al 2023. Una dichiarazione ipocrita di “buoni propositi” che lascerà il tempo che trova, ma dimostra purtroppo il livello politico davvero sconsolante di quella che dovrebbe essere “la sinistra italiana”.
www.mosaico-cem.it, di Redazione