25 Gennaio 2023

Il direttore della Fondazione CDEC Gadi Luzzatto Voghera commenta le ultime dichiarazioni di Liliana Segre

Fonte:

La Repubblica edizione di Milano

Autore:

Nicola Baroni

“Sulla Shoah capisco Segre. La ricerca continua, l’attenzione non so”

Lo storico Gadi Luzzatto Voghera, direttore del Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea) di Milano, dice di comprendere bene lo sconforto umano della senatrice Liliana Segre, che si è detta preoccupata che in futuro il Giorno della memoria possa perdere importanza. Dall’altro lato rassicura sullo stato della ricerca storica sul tema.

Qual è la situazione della ricerca storica sulla Shoah?

«Partendo dalle premesse che la ricerca storica è in continua trasformazione ed evoluzione, mi sembra che negli ultimi dieci anni ci sia stata una crescita di attenzione e produzione sul tema della Shoah. All’osservatorio della Fondazione abbiamo visto un aumento di richieste di accesso alle fonti archivistiche, non solo da parte di studiosi ma anche di insegnanti e studenti. Mi sembra aumentata l’attitudine alla ricerca storica anche a un livello di base, territoriale, per esempio nelle medie e superiori».

Con la scomparsa dei testimoni la ricerca cerca altre fonti?

«Per molti anni la società ha un po’ delegato ai testimoni la responsabilità di parlare di quegli avvenimenti. Per fortuna sono stati molto generosi: non solo hanno raccontato più volte ma anche permesso di registrare le loro testimonianze, che continuiamo a usare anche dopo la loro scomparsa. Detto ciò, quelle orali sono una delle tante fonti degli storici, a cui ne vanno affiancate altre, che abbiamo a disposizione».

L’aumentare della ricerca si traduce in maggiore attenzione da parte del pubblico?

«Non necessariamente. Ogni anno Swg tenta attraverso i sondaggi di monitorare l’impatto del Giorno della memoria sulla società. Non mi sembra però che queste conoscenze storiche si traducano in militanza civile: su questo sono d’accordo con la senatrice Segre».

Dove vede questa frattura tra conoscenza storica e agire civile?

«Per esempio nel fatto che al governo ci siano esponenti di un partito con la fiamma tricolore nel logo, che è la fiamma che brucia sulla tomba di Mussolini, diretto responsabile della persecuzione e deportazione degli ebrei. Oppure nel fatto che l’attuale presidente del Senato collezioni busti di Mussolini. Dopodiché, magari, gli stessi personaggi vanno a mettere corone ai monumenti dei deportati della Shoah, ma c’è una contraddizione piuttosto evidente»