20 Aprile 2020

Gruppi di estrema destra diffondono teorie complottiste

Fonte:

La Stampa

Autore:

Andrea Palladino

25 Aprile, la rivolta corre su telegram

E Forza Nuova: “Violiamo la quarantena”

Roberto Fiore invita a “rompere la gabbia” Tentativo a Pasqua bloccato dalla Digos

ROMA puntano alla massima visibilità, alla piazza, facendo leva sul disagio che cresce nel paese colpito dall’epidemia. Social, contatti nati e cresciuti in rete, gruppi pronti a gridare al complotto. Quando il 17 aprile una tale “Real Manu” ha lanciato il gruppo Telegram «25 aprile, ore 17 scendiamo in strada», il seguito è stato subito evidente, con più di 15 mila iscritti in poche ore. La data simbolo della resistenza è stata trasformata in altro, nella vetrina del magma populista. Nulla a che vedere con i partigiani, anzi. Un’occasione come poche per la destra estrema. Roberto Fiore, segretario di Forza nuova, ha rilanciato ieri pomeriggio evento e link al gruppo sul suo profilo twitter: «Oltre la destra e la sinistra rompiamo la gabbia della quarantena». Lo stesso hanno fatto i suoi due colonnelli, Luca Castellini, a capo dell’organizzazione in Veneto, figura storica degli ultras dell’Hellas Verona, e Giuliano Castellino, il ras dei neofascisti romani, oggi imputato per l’aggressione ai giornalisti dell’Espresso il 7 gennaio dello scorso anno. Il gruppo Telegram non è il primo che incita alla violazione della quarantena. Sui social-soprattutto sui canali alternativi a Facebook – da giorni tira una brutta aria. C’è di tutto. Reduci del movimento No Vax, seguaci indomiti delle scie chimiche, ma anche tante, tantissime persone che iniziano a sentire la pesantezza della crisi economica. Prede facili per la destra estrema, che da sempre punta sulle periferie, come è accaduto l’estate scorsa a Roma con i blocchi anti Rom. Corpi dove viene iniettato il virus dell’odio. In un gruppo parallelo, «Il 25 aprile tutti liberi», creato sempre su Telegram ieri, è stato pubblicato il testo integrale dello scritto antisemita «I protocolli dei Savi di Sion», falso storico creato dal governo zarista. Molti messaggi riportano, poi, le teorie complottiste sulla tecnologia 5G, che il mondo della destra radicale collega all’epidemia. Fake-news che girano in tutta Europa: in Gran Bretagna nei giorni scorsi alcuni tralicci di telefonia cellulare 5G sono stati oggetto di attentati. Forza nuova parla ormai apertamente di «dittatura sanitaria», puntando il dito contro l’OMS, descritta come se fosse una sorta di Spectre filocinese. Non è ancora chiaro se il fermento in rete si trasformerà in piazze agitate. Gli amministratori del gruppo che prepara le manifestazioni sovraniste – in alleanza con i neofascisti – per il 25 aprile stanno tentando di costruire unavera e propria organizzazione. Accanto alla chat principale sono stati aperti canali regionali, dove si indicano date e luoghi di ritrovo. Nel gruppo della Lombardia si parla di una manifestazione a Milano, prevista per le ore 17 del 25 aprile, con partenza da Porta Venezia. L’amministratore Real Manu ha subito risposto con un «Fuori tutti il 25», per poi lanciare un sondaggio per la scelta del luogo. È la presenza di Forza nuova dà un taglio differente. Il movimento di Fiore nei giorni scorsi aveva già organizzato alcuni atti pubblici violandola quarantena. Il 12 aprile, durante la commemorazione della Pasqua, una decina di militanti dell’organizzazione neofascista, guidati da Giuliano Castellino e dall’ex Nar Luigi Aronica, si erano dati appuntamento davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, bloccati nel giro di pochi minuti dalla Digos. Questa nuova occasione, per loro, è imperdibile: ribaltare la data più odiata dal neofascismo, infilandosi tra disagio vero e cornplottismo da social.