15 Ottobre 2020

Grecia: inflitte dure condanne agli esponenti del partito neonazista Alba Dorata

Fonte:

Il Manifesto

Autore:

Dimitri Deliolanes

Da 13 anni all’ergastolo per i caporioni di Alba Dorata

Tra i condannati l’ufficiale di polizia Venetia Popori del commissariato del Pireo

Atene. Tredici anni di prigione per il «fuhrer» Nikolaos Michaloliakos e altri sei caporioni del gruppo dirigente di Alba Dorata per aver guidato l’«organizzazione criminale». Ergastolo a Giorgos Roupaldas, assassino del rapper Pavlos Fyssas (ucciso nel 2013). Più leggere le pene, dai 6 ai 7 anni, per aver solo aderito al gruppo criminale, imposte ai sette membri del vecchio gruppo parlamentare, tra i quali c’è la moglie del capo Eleni Zaroulia. Ai quattro ex deputati che hanno collaborato con gli inquirenti oppure si sono distaccati dal gruppo nazista già l’indomani dell’azione penale, sono state riconosciute le attenuanti e gli annidi galera sono ridotti a cinque. Pene variabili fino a sette anni di reclusione per tutti gli altri militanti nazisti che hanno partecipato all’assassinio Fyssas, ai due tentati omicidi e ad altri atti di violenza. In sostanza i giudici hanno accolto la richiesta presentata martedì della procuratrice, quella stessa che a dicembre aveva proposto l’assoluzione di tutti. Dopo la sentenza di condanna, la settimana scorsa, la rappresentante dell’accusa aveva chiesto di non tenere conto di nessuna attenuante. La Corte le ha dato in parte ragione, respingendo le ultime richieste dei difensori. I quali, da parte loro, hanno disperatamente tentato di attenuare le condanne con argomenti risibili («è un buon cristiano, aiuta i vicini, è donatore di sangue» etc). Ieri, dopo l’annuncio delle pene di reclusione, la procuratrice ha trovato sulla sua scrivania una busta contenente proclami fascisti. L’eurodeputato Ioannis Lagos, l’unico tra i condannati a godere dell’immunità, lunedì ha presentato a sorpresa come nuovo difensore Kostas Plevris, di anni 81. L’ex capo del Movimento 4 Agosto, noto in Italia come agente del regime dei colonnelli durante il periodo delle stragi nere, ha avanzato una richiesta di legittima suspicione, prontamente respinta. Lagos ha preso il primo aereo per Strasburgo mentre Plevris si è dovuto arrampicare sugli specchi per spiegare che suo figlio Thanos, deputato del partito di maggioranza Nuova Democrazia, non la pensa come lui. Tra i condannati c’è l’ufficiale di polizia Venetia Popori del commissariato del Pireo, che dovrà scontare complessivamente 10 annidi carcere. La Popori informava regolarmente Alba Dorata delle mosse della polizia e a casa sua è stata trovata una vera e propria santa barbara. Le pene sono state accolte con una certa soddisfazione dall’opinione pubblica, che temeva un colpo di mano dei magistrati con condanne meramente simboliche, come avvenuto più volte nel passato. Ha contribuito anche l’assurda campagna allarmistica delle TV private filogovernative, secondo le quali Tsipras avrebbe riformato il codice penale per favorire Alba Dorata sotto processo.