27 Giugno 2023

Firmata la Dichiarazione d’Intenti contro l’antisemitismo nel calcio

Firmata al Viminale una Dichiarazione d’Intenti per rafforzare le misure di contrasto all’antisemitismo nel calcio. L’intesa è stata sottoscritta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, dal Coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo Giuseppe Pecoraro e dal presidente della Federazione italiana giuoco calcio Gabriele Gravina.

Presenti all’incontro Ruth Dureghello e Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, collegata in videoconferenza. “Voglio esprimere il mio apprezzamento al governo, che scontato non è, e in particolare ai ministri Piantedosi e Abodi per la celerità e la concretezza, oltre che al mondo del calcio. – ha affermato Di Segni – Abbiamo sintetizzato questa iniziativa con la frase ‘Dare un calcio al razzismo’. Per me è molto importante l’esempio che darà l’Italia anche a livello internazionale. Il calcio italiano è un punto di riferimento, che lo sia anche per questo”.

Nella Dichiarazione d’Intenti sono definite le misure applicative, tra le quali l’inserimento nel Codice etico di un riferimento esplicito alla definizione internazionale di antisemitismo, il divieto dell’ uso del numero 88 nelle maglie, dei simboli  nazisti e antisemiti, l’interruzione delle partite in presenza di cori, atti ed espressioni di stampo antisemita, l’obbligo di rispettare rigorosamente l’assegnazione nominale del posto, così da rendere più agevole l’individuazione dei responsabili di atti antisemiti, il potenziamento del sistema di video sorveglianza, la promozione di visite al Memoriale della Shoah di Milano e in altri luoghi della Memoria per i rappresentanti delle tifoserie organizzate e per i tesserati delle società sportive, e di iniziative di comunicazione, in collaborazione con i media specializzati e le piattaforme dei social network,  sul tema dell’antisemitismo.

“Finalizziamo questo obiettivo che ci eravamo posti tempo fa. – ha detto Piantedosi – È un grande valore simbolico e non solo, prefiguro l’inizio di un percorso virtuoso nella lotta alla discriminazione nel mondo dello sport”. “Sul tema c’è tanto da fare – ha aggiunto – e puntiamo a dissolvere anche ogni dubbio che nel mondo dello sport ci possa essere qualche resistenza, refrattarietà o insensibilità su questi temi”.

“Siamo convinti – ha affermato Abodi – che questa firma porterà ad altre collaborazioni interistituzionali, a partire con la scuola, e siamo convinti che all’interno dell’ambiente sportivo riusciremo a diffondere questo messaggio”. “Figc, Leghe, calciatori, allenatori, tutti sono allineati sul messaggio che vogliamo mandare, lo stesso vale per il presidente Malagò e Pancalli. Lo abbiamo fatto inizialmente con il calcio, ma lo faremo anche con gli altri organismi sportivi”, ha concluso.

“Il mio auspicio – ha osservato Pecoraro – è che ci sia un’applicazione concreta della dichiarazione da parte della Federazione e delle società di calcio, in modo da evitare che sui campi ci siano situazioni difficili poi da disciplinare, mi riferisco all’ordine pubblico. È finito – ha aggiunto – il momento delle litanie, delle condanne, ma siamo passati a provvedimenti concreti che devono essere onorati dalla classe arbitrale e dalle società di calcio”.

 

Copyright dell’immagine: Shalom