30 Luglio 2025

Intervista alla vittima dell’aggressione antisemita all’autogrill

Fonte:

Milano Today

Autore:

Alessandro Rovellini

Elie, l’ebreo picchiato in autogrill: “Mi hanno preso a calci fuori dal bagno, ma tornerò in Italia con orgoglio”

Il Tg1 parla con l’uomo malmenato per la sua religione a Lainate: “C’è tanto odio antisemita: per qualcuno dovrei avere un numero tatuato su un braccio”

Il giornalista del Tg1 Gennaro Sangiuliano, corrispondente Rai da Parigi, ha intervistato nelle scorse ore l’uomo francese di religione ebraica brutalmente aggredito e malmenato in un’area di sosta a Lainate (Milano). Alcune persone, scambiandolo per israeliano, l’hanno insultato insieme al figlio urlando “Free Gaza” e “assassini”.

“Mi hanno colpito con dei calci”

Il video dell’accaduto è diventato virale ed è stata aperta un’inchiesta per odio razziale. “Mi hanno atteso all’uscita del bagno, mi hanno levato le mani contro, sono caduto per terra e hanno approfittato per colpirmi con i calci”, ha detto.

L’uomo, Elie Sultan, è tornato nel suo negozio-libreria di Parigi. Alla domanda su cosa pensasse dell’inchiesta aperta sui fatti, il francese ha risposto: “Sono contento che la giustizia italiana abbia aperto un’inchiesta e spero che trovino i colpevoli e che si arrivi a un processo come è giusto che sia”.

“Dovresti avere un numero tatuato su un braccio”

Elie ha sottolineato che gli è vicina la comunità del quartiere e racconta dei molti messaggi che ha ricevuto, sia di solidarietà che, purtroppo, di odio. “Ho ricevuto moltissimi, moltissimi messaggi d’odio antisemita, messaggi in cui si diceva che avrei dovuto avere un numero tatuato sul braccio”, ha specificato.

Sui pericoli della violenza contro gli ebrei, Elie ha detto a Sangiuliano che “in Francia ci sono molti atti antisemiti, soprattutto durante le manifestazioni che loro chiamano manifestazioni di sostegno alla Palestina”.

E, infine, Sangiuliano gli ha chiesto se sarebbe tornato in Italia. Il parigino ha replicato fieramente: “Sì, tornerò in Italia con orgoglio”.