8 Dicembre 2019

Critica per la candidatura alla presidenza della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche del senatore M5S che, nel recente passato, ha citato il falso antisemita Protocolli dei savi di Sion

Fonte:

Corriere della Sera, Repubblica

Autore:

Aldo Grasso, Concetto Vecchio

Il senatore e la proposta indecente

Il coro unanime di solidarietà per Liliana Segre suonava stonato. L’indignazione nei confronti del prof. Emanuele Castrucci, quello pro Hitler, altrettanto. L’altro ieri, infatti, il M5S ha candidato alla presidenza della Commissione d’inchiesta sulle banche il senatore Elio Lannutti. Si, proprio lui, il fondatore dell’Adusbef, eletto al Senato con i grillini, dopo una militanza con l’Italia dei Valori! A gennaio, Lannutti aveva dichiarato sui social che dietro il sistema bancario internazionale c’è l’intrigo dei Savi di Sion che «con Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, portò alla creazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”». Come si fa a proporre alla guida della Commissione banche un personaggio che ha citato I «Protocolli dei Savi», un falso storico che a fine parlava di una cospirazione ebraica per conquistare il mondo? Come si fa a non espellere dal M5S un senatore che si richiama a un’oscenità antisemita, a iena menzogna diventata da oltre un secolo la matrice di tutti gli stereotipi razzisti e dei complottismi? Si fa, si fa, perché questa nomina la dice lunga sulle ideologie che permeano il movimento. E il Pd deve rinverginarsi con questi soggetti? E il coro dell’unanimità intona solo menzogne?