29 Marzo 2018

Crescita dell’antisemitismo in Germania

Fonte:

La Repubblica, Le Figaro

Autore:

Tonia Mastrobuoni, Nicolas Barotte

Allarme antisemitismo anche a Berlino “Ora tolleranza zero”

Berlino. Nei cortili di alcune scuole tedesche “ebreo” è tornato ad essere insulto. Dopo il caso che ha scosso la Germania intera di una bambina ebrea di sette anni ripetutamente offesa e minacciata di morte dai compagni di classe musulmani in una scuola di Berlino, stanno venendo alla luce episodi agghiaccianti di discriminazione, proprio nel Paese che si è macchiato dell’Olocausto. Le statistiche segnalano che gli episodi di intolleranza nei confronti degli ebrei stanno aumentando: soltanto nella capitale nel 2017 si sarebbero registrati 18 episodi di discriminazione, contro i sette dell’anno precedente. I dati sono stati registrati dall’associazione Rias, che raccoglie informazioni sull’antisemitismo a Berlino, ma il direttore Benjamin Steinitz si è detto convinto che «non tutti i casi vengano alla luce». Ieri il leader della Csu ed ex ministro dei Trasporti, Alexander Dobrindt, ha promesso dunque «zero tolleranza contro l’antisemitismo nelle scuole». Il presidente del Consiglio centrale degli ebrei, Josef Schuster, ha richiesto intanto statistiche più precise sull’inquietante fenomeno e ha accusato le organizzazioni musulmane di non impegnarsi abbastanza per contrastare l’odio religioso. Nel Contratto di coalizione del Merkel IV è prevista l’istituzione di un Responsabile della lotta all’antisemitismo e il vicegruppo Cdu al Bundestag, Stephan Harbarth, ha detto ieri che chi si macchia di odio contro gli ebrei «non può far parte di questa società». Al sospetto che il nuovo antisemitismo sia diffuso soprattutto tra i musulmani, il Consiglio centrale del musulmani tedeschi ha risposto ieri con un’iniziativa che vedrà dieci imam parlare nelle classi berlinesi, possibilmente insieme ad altrettanti rabbini. Il presidente dell’associazione, Aiman Mayzeck, ha spiegato di voler fare in modo «che le personalità religiose propongano il dialogo e il rispetto reciproco». Il progetto potrebbe essere poi esteso ad altre città tedesche.